Il paradosso nella tragedia. Domani verranno celebrati i funerali di Alessio D'Antonio, il bimbo di 11 anni travolto a Vittoria, in provincia di Ragusa, dal Suv guidato da Rosario Greco, che ubriaco e sotto l'effetto della cocaina ha travolto i due cuginetti che giocavano sul gradino di casa. Alessio è morto durante il trasferimento in ospedale, mentre il cugino è in condizioni gravissime e i medici hanno dovuto amputargli entrambe le gambe. Ma ora, ad organizzare le esequie del piccolo potrebbe essere l'amico dell'uomo che lo ha ucciso.
A denunciarlo è il giornalista Paolo Borrometi, che riferisce che l'organizzazione del funerale è stata affidata all'agenzia di pompe funebri di Maurizio Cutello, arrestato nel 2017 insieme a uno dei passeggeri del Suv che ha travolto Alessio. Si tratta di Angelo Ventura, pregiudicato, appartenente a una famiglia ritenuta un clan della Stidda, l'altra mafia siciliana, secondo quanto riferisce il Corriere della Sera. Ventura e Cutello sono ancora sotto processo per associazione a delinquere di stampo mafioso e per intestazione fittizia di beni.
"Questi delinquenti cercano di tenere in ostaggio la città- denuncia uno dei commissari che reggono il comune di Vittoria, sciolto per infiltrazione mafiosa- Noi ci costituiremo parte
civile nel processo per onorare la memoria di questo bambino".Intanto però, a Vittoria si consuma "la follia nella follia", il paradosso: "È come se i carnefici seppellissero le vittime".
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