L'ha afferrata per il collo, trascinandola sul pavimento e tirandole i capelli. Poco importa, se fosse in gravidanza. lui l’ha picchiata con estrema violenza, tanto da farla ricoverare in ospedale con prognosi di venticinque giorni. E' una storia di violenza che arriva da Sanremo, in provincia di Imperia. Protagonisti sono una ragazza appena diciottenne, di origine lombarda, ma che vive nella città dei Fiori e il suo compagno, un polacco di diciannove anni.
Tutto ha avuto inizio da una concitata telefonata al commissariato. Una donna disperata chiede aiuto, ma improvvisamente si interrompe la comunicazione. E’ molto probabile che dall’altra parte, qualcuno abbia riattaccato. E mentre l’agente in servizio presso la centrale operativa, tenta di localizzare la telefonata, ecco che arriva un'altra chiamata. E' quella di un abitante che segnala una lite in famiglia, vicino casa. A quel punto parte una Volante e non appena i poliziotti giungono a destinazione, trovano la ragazza in stato di choc, che lamenta forti dolori alla schiena e al collo.
Presenta anche dei segni di percosse, segno che qualcuno l’ha picchiata. La pattuglia entra in casa e trova il compagno che in modo particolarmente arrogante, fa cenno ai poliziotti di allontanarsi, perché non è successo nulla di grave. A quel punto, la ragazza scoppia in lacrime e dichiara di essere stata picchiata dal compagno, malgrado la gravidanza.
Portata in ospedale, i medici del pronto soccorso del Borea le diagnosticano una distorsione cervicale e varie escoriazioni al collo, che comporteranno un ricovero e la successiva dimissione con prognosi di venticinque giorni. La ragazza confesserà agli agenti di essere stata più volte vittima della violenza del compagno, non riuscendo mai a denunciarlo in quanto ogni volta che si determinava a farlo, lui la segregava in casa impedendole il dialogo con chiunque.
E anche in quest’ultimo episodio: lei tentava più volte di chiedere aiuto gridando e cercando di contattare la polizia, ma lui la zittiva e la bloccava, sino a chiuderla dentro ad una stanza.
Oggi, il giudice del tribunale di Imperia ha convalidato la misura del fermo, applicando al marito polacco la misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa. “La denuncia - afferma il questore di Imperia, Cesare Capocasa - è uno strumento di tutela. Uscite dal silenzio. Aiutateci ad aiutarvi”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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