Quello "schiaffetto" di Francesco che lo rende un Papa più umano

Quello "schiaffetto" di Francesco che lo rende un Papa più umano

C' era una volta il Papa Buono, Giovanni XXIII, che commuoveva le folle - di fedeli e no - suggerendo di accarezzare i figli e dire «questa è la carezza del Papa». Piaceva perché era sempre sorridente, pacioso e mite. Venne poi Giovanni Paolo I, sorridentissimo, paciosissimo e mitissimo, e come Giovanni rivoluzionario, forse troppo per i gusti della curia, a partire da quando dichiarò che «Dio è madre». Oggi abbiamo Francesco, che già dal nome scelto predilige il sorriso, l'umiltà, la tenerezza. Piace - al di là delle polemiche teologiche, politiche o sul governo della Chiesa - perché vive in un appartamentino di due stanze, in viaggio si porta la borsa da solo e da solo si va a comprare gli occhiali. Al di là dei comportamenti quotidiani, però, è facile cogliere la sua robusta determinazione nelle scelte teologiche, politiche e nel governo della Chiesa: piaccia o non piaccia, sarà proprio quella determinazione - mica la semplicità - a fare di lui un pontefice importante. Allora, cosa volete che sia se ogni tanto si lascia andare a qualche scatto di nervi? Li hanno avuto tutti i Papi, anche quelli santi (lo sarà pure Francesco), perché sono uomini fatti appunto di ossa, muscoli e nervi. La differenza è che Francesco non esita a mostrarli in pubblico, i suoi nervi, come Giovanni Paolo II mostrava i suoi muscoli di sciatore. Eccolo, dunque, amabilmente stizzito durante una lunga serie di baciamano all'anello pastorale. Ritira la mano proprio nel bel mezzo del bacio devoto, e si dice che lo faccia per motivi igienici, per non diffondere i contagi di tutte quelle labbra posate in un unico punto, ma si capisce bene che lo irrita e lo annoia la ritualità meccanica del gesto, compiuto più per avere la foto ricordo che per vera sottomissione. Eccolo ancora, in Messico, rimproverare a muso duro un fedele che ha rischiato di farlo cadere, e gesticola urlicchiando come in una partita di briscola giocata male. Eccolo infine l'altro ieri, schiaffeggiante, senza tanto garbo, la mano di una fedele che lo strattona, per poi allontanarsi incazzato (mi perdoni, Francesco, è per la precisione narrativa) con un'espressione che tradisce pensieri non propriamente gentili.

È vero, aveva appena parlato in difesa delle donne, ma poi si è pentito e ha fatto penitenza, chiedendo scusa in pubblico, anche se non credo che sentirà il dovere di parlarne al suo confessore. A me sembra il caso di dargli ragione, e di nominarlo seduta stante Papa Umano.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica