I senegalesi che lo scorso 6 marzo hanno protestato per l'omicidio di un 54enne parte della comunità ora hanno deciso di riparare ai danni fatti in città.
La comunità africana era scesa in piazza a Firenze per protestare contro l'uccisione di Idy Diene avvenuta per mano di Roberto Pirrone su Ponte Vespucci. L'uomo ha poi dichiarato al giudice che il movente non sarebbe il razzismo. La reazione dei senegalesi è stata però a tratti violenza, tanto che anche il sindaco Nardella è stato accerchiato, spintonato e si è beccato anche uno sputo da un membro dei centri sociali, che si sono uniti alle proteste.
A distanza di alcuni giorni però la comunità senegalese ha deciso di rimediare ai danni provocati: "Ci vergogniamo per ciò che è accaduto - spiegano al Corriere della Sera - Chi ha commesso quegli atti vandalici non ama questa città e va punito.
Il dolore non giustifica la violenza e il nostro è un popolo pacifico". Per farsi perdonare, dunque, la comunità si autotasserà, ovvero metterà insieme dei soldi per riparere ciò che è stato distrutto. Una volta fatto questo, verrò anche fatta una colletta per aiutare la vedova di Diene".
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