Per Anna Maria Franzoni è possibile un percorso di "risocializzazione" e di rieducazione. Sono queste le conclusioni a cui è giunta la perizia già depositata al tribunale di sorveglianza a Bologna. Affrontato la problematica di un'eventuale recidiva lo studio, richiesto in seguito all'istanza per la detenzione domiciliare avanzata dai legali della donna condannata per il brutale omicidio del figlio Samuele, ha evidenziato come i possibili rischi di pericolosità sociale possano essere contenuti o neutralizzati attraverso un idoneo percorso con i servizi sociali.
Martedì prossimo davanti il Tribunale di Sorveglianza di Bologna, presieduto da Francesco Maisto, sarà chiamato a decidere sull’istanza di detenzione domiciliare. Se accolta la richiesta, la Franzoni, che il 21 maggio 2008 la Cassazione ha condannato a 16 anni di carcere per l'omicidio del figlio, potrebbe in questo modo scontare la pena a casa per assistere il figlio più piccolo.
Nella perizia, che evidenzia un buon rapporto della donna con i servizi sociali, il professor Augusto Balloni avrebbe indicato strutture e modalità per la rieducazione e la risocializzazione tra cui anche una terapia di sostegno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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