La pubblicità del latte col papà truccato che sta scatenando le polemiche

Polemiche sulla pubblicità della Centrale del latte di Brescia che mostra un papà truccato che gioca con una bimba. L'associazione Generazione famiglia: "Dov'è la madre?"

La pubblicità del latte col papà truccato che sta scatenando le polemiche

"La famiglia ha un nuovo formato". Un claim forse adatto a presentare una nuova confezione di latte "Centrale del Latte" di Brescia. Ma che non poteva non suscitare polemiche dal momento che mostra un papà truccato mentre gioca con la sua bimba.

La piccola indossa una coroncina, delle ali da farfalla e ha in mano una bacchetta magica. L'uomo ha invece ombretto e rossetto, mentre il braccio è proteso come per scattare un selfie con il telefonino. Un momento di gioco stigmatizzato da molti. A partire dall'associazione italiana Generazione Famiglia che denuncia su Facebook una volontà di stravolgere gli equilibri della famiglia tradizionale.

"Secondo la centrale del latte di Brescia nei 'nuovi formati' di famiglia il papà (ma forse è il Genitore 1) si trucca da donna, e a quel punto a che serve la mamma? A niente, quindi scompare", scrive l'associazione sulla sua pagina, "Ma il loro latte è di mucca o di qualche altro strano animale surrogato? C'è di che dubitarne se questa è la pubblicità del prodotto. Diffidate".

Alle polemiche la società replica, come racconta Il Corriere, sostenendo che la foto è stata scattata in un momento di gioco reale tra zio e nipotina. "Io sono sposato, ho tre figli e gioco con loro più di quanto i miei genitori facessero con me perché oggi siamo meno rigidi e compassati di un tempo", ha spiegato al quotidiano Andrea Bartolozzi, direttore della Centrale del latte di Brescia, "Abbiamo cercato di fotografare l’evoluzione della famiglia, che va di pari passo con quella dei consumi, mostrando un momento di gioco tra un giovane zio e la sua nipotina. Mi spiace che queste polemiche distolgano l’attenzione dal vero focus della campagna, ovvero l’innovazione tecnologica che è uno dei fiori all’occhiello della nostra azienda".

"Non c’è alcun intento di attaccare la famiglia tradizionale", aveva detto inoltre l'azienda al Giornale di Brescia, "Nella campagna ci sono anche altri soggetti,

come una coppia di anziani che parla via Skype con i parenti lontani: è un modo per raccontare la quotidianità e i cambiamenti nelle nostre vite. Non è nemmeno detto che quello che si vede nella foto sia il padre".

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