In un quartiere di Torino ​arriva Babbo Natale nero

Il quartiere Aurora di Torino organizza la riqualificazione della zona contro spaccio e degrado. Tra i Babbo Natale c'è anche un migrante

In un quartiere di Torino ​arriva Babbo Natale nero

Un Babbo Natale bianco, l'altro nero. Entrambi con la barba, il cappello, il vestito rosso e i regali da dare ai bambini. A Torino nel quartiere Aurora l'associazione Arqa per la riqualificazione della zona Vittoriano Taus, 78enne pensionato, e Victorious Ohis, migrante nigeriano di 25 anni, si sono vestiti da Santa Claus.

"Pare quasi una scelta razzista, vero? - dice alla Stampa Giovanni Sapede, consigliere dell'associazione - Ecco perché sono il simbolo di Aurora. Tra le strade del quartiere il razzismo lo vediamo e lo viviamo tutti i giorni. E il più delle volte è un sentimento che nasce dal degrado. Dai giardini trasformati in piazze di spaccio".

La scelta di avere due babbi Natale, insomma, sarebbe una "provocazione" per fare in modo che il quartiere diventi "multietnico" e "solidale". Un modo per allontanare il degrado, dicono. Il giovane nigeriano oggi canta nel coro gospel del quartiere e ha aiutato a ripulire i giardinetti occupati dai senzatetto.

"Non avesse trovato sulla sua strada persone che gli hanno dato un tetto sopra la testa e una vera opportunità di inclusione, sarebbe finito in strada come tanti altri ragazzi", spiega Sepede alla Stampa.

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