Nuova denuncia per la santona Gigliola Giorgini, 84 anni, meglio nota come "Mamma Ebe", ritenuta responsabile di aver esercitato abusivamente la professione medica.
Arrestata già negli anni scorsi e scarcerata nel 2014, questa volta la santona avrebbe "curato" una 37enne. La donna sarebbe stata costretta dal marito a sottoporsi a diversi trattamenti mediante l'applicazione sul ventre di una sostanza a suo dire dall'effetto miracoloso. L'uomo, un professionista di 35 anni, avrebbe quindi portato la moglie, con problemi di fertilità, da "Mamma Ebe" che, oltre a farle interrompere le cure mediche, le avrebbe dato una pomata con la quale la donna avrebbe risolto la sua infertilità.
L'uomo, secondo quanto riferito dalla moglie, su indicazione di "Mamma Ebe", avrebbe dovuto convincerla ad evitare il ricorso alle cure della fecondazione assistita in quanto sarebbero potuti nascere bambini con dei problemi mentali. La santona ha dunque iniziato a somministrarle una pomata di colore arancione, ritenuta capace di "sfiammare" le tube, che sin da subito le ha provocato una perdurante forma di irritazione cutanea e delle lesioni dove veniva spalmata. L'uomo affermava che la santona era stata incompresa dalla giustizia italiana e dall'opinione pubblica e che solo alla sua morte si sarebbero riconosciuti i suoi miracoli.
La vittima, resasi conto che ormai anche tutta la sua vita era "gestita" dalla santona, e che terminati i 5 trattamenti gliene vennero prescritti altri, prese la decisione, nel 2016 di separarsi dal marito dopo che per anni aveva subito contro la sua volontà, pratiche umilianti, dolorose, e snervanti, in virtù delle continue pressioni psicologiche del coniuge che in alcuni casi era anche arrivato a minacciarla e a maltrattarla, fino a farle perdere il lavoro, qualora non avesse continuato a frequentare "Mamma Ebe". Le indagini hanno confermato quanto raccontato dalla 37enne e alla conseguente denuncia della santona.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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