Con il "quizzone" finiti gli scritti della Maturità. Polemiche sugli aiuti dei prof

Circa 500mila studenti delle Superiori hanno affrontato oggi il quiz multidisciplinare. Tra poco, dopo la correzione degli scritti, partiranno gli orali

Con il "quizzone" finiti gli scritti della Maturità. Polemiche sugli aiuti dei prof

Terza e ultima prova scritta dell'esame di maturità archiviata. Si trattava del cosiddetto "quizzone", con domande su varie materie di studio (di solito quattro). Il tam tam impazza sui vari social network. Gli studenti "festeggiano" per l'esame che si avvia alla conclusione, anche se manca l'ultima prova, per molti quella più temuta, l'orale. Diversamente dalle prime due prove, decise a livello centrale dal Ministero, il quizzone multidisciplinare è stato preparato da ciascuna commissione di esame. Come ogni anno non mancano le polemiche per gli "aiutini", più o meno importanti, che alcuni professori avrebbero fornito ai maturandi.

Secondo un sondaggio di Skuola.net due ragazzi su 5 sapevano già le materie in cui sarebbero stati interrogati, mentre le materie oggetto dei quiz dovrebbero restare top secreti fino all'ultimo secondo. Nella pratica, però, circa il 40% conosce in anticipo quali saranno le materie oggetto dellea terza. Lecito domandarsi che senso abbia, a questo punto, una prova quasi farlocca.

Il sito Studenti.it ha cercato di scoprire come si siano mossi gli studenti "furbetti": il 14% ha risposto di aver usato i bigliettini che aveva preparato, al 15% l’aiutino è arrivato dai compagni mentre al 16% dei maturandi la salvezza è arrivata dai prof. Il restante 55%, invece, ha dichiarato di non aver avuto bisogno di aiuto. Per la terza prova i maturandi si sono affidati ai vecchi metodi per copiare. I social network sono stati invasi dalle foto di cartucciere, scarpe porta-bigliettini e
dizionari "truccati" con dettagliati appunti.

Una fuga di notizie alla vigilia degli esami di Stato voleva che da quest’anno nella terza prova fossero obbligatorie 5 materie per tutti. Ma un comunicato del Ministero ha chiarito la questione, rassicurando gli studenti ansiosi (e i loro ancor più ansiosi genitori): "Nessuna sorpresa sulla terza prova dell’Esame di Maturità che non deve obbligatoriamente riguardare cinque materie, come trapelato su alcuni organi di stampa, ma fino ad un massimo di cinque, secondo quanto previsto dal Dm n. 429 del 2000. La terza prova è predisposta dalle Commissione d’esame sulla base del documento che è stato definito entro il 15 maggio scorso da ciascun Consiglio di classe".

Si era anche diffusa la falsa convinzione secondo cui le materie di prima e seconda prova fossero escluse dalla terza prova. In base alla legge tutte le materie possono essere oggetto del terzo scritto.

Ma di fatto le commissioni tendono a voler saggiare le competenze dei ragazzi su più materie possibile, per questo "Italiano" e la materia della seconda prova scritta rimangono in fondo alla lista. Alla fine dello scritto, questo verrà corretto dalla commissione in maniera collegiale. Quindi non spetterà al singolo prof, come spesso si crede, correggere il quesito della sua materia.

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