Rai, il "carrozzone" di dirigenti, giornalisti strapagati e precari pieni di speranze

E non solo: nel 2013, gestione di Gubitosi, la Rai ha assunto 13 dirigenti e ha fatto 35 promozioni con adeguamento della retribuzione

Rai, il "carrozzone" di dirigenti, giornalisti strapagati e precari pieni di speranze

A consultare la mappa dell'organico della Rai, viene la pello d'oca. Questa terribile operazione, però, l'ha fatta il Fatto Quotidiano che quella mappa, inviata dalla tv al suo azionista di maggioranza, il ministero dell'Economica, l'ha avuta tra le mani. Secondo questi dati, aggiornati al 31 dicembre 2013, scrive il giornalista Carlo Tecce: "viale Mazzini dispone di 1.581 giornalisti con un contratto a tempo indeterminato, la metà guadagna più di 105.000 euro l’anno e può sfoggiare almeno la qualifica di caposervizio (sono 279). I dirigenti giornalisti, dai capiredattori in su, sono 303 e vanno dai 120.000 euro ai 240.000 euro, il limite imposto alle società partecipate dal Tesoro. Un anno fa, sei giornalisti superavano i 310.000 euro".

I telegiornali Rai, per i quali presto arriverà la riforma approvata dal Cda, "possono muovere 64 inviati speciali, 126.000 euro ciascuno è il prezzo per Viale Mazzini". E poi un elenco che sembra infinito: "I vice capiredattori sono 150, tradotti in milioni fanno 18. I redattori ordinari con buste paga che non rispecchiano il mercato odierno – la media è di 85.000 euro – sono 688; chi ha un lavoro a termine riceve non più di 54.000 euro. Viale Mazzini per funzionare ha bisogno di 262 dirigenti, una decina lambisce il tetto dei 240.000 euro. Nel 2013, gestione di Luigi Gubitosi, la Rai ha assunto 13 dirigenti e ha fatto 35 promozioni con adeguamento della retribuzione".

Il personale complessivo, senza contare i giornalisti, è di 8.501 dipendenti, di cui 2.466 impiegati, 470 funzionari semplici, 293 funzionari di fascia superiore (media di 67.000 euro). Il prospetto rendiconta anche le spese per 11 medici, 108 orchestrali, 1.537 impiegati di produzione, 1.624 addetti alla regia, 870 operai e 142 tecnici. Senza dimenticare la "ampia" voce dei "lavoratori a tempo determinato", ossia 1.

360, di cui una buona parte giornalisti (262) e personale di regia (349). E poi come in ogni azienda "che si rispetti", c'è l'esercito dei precari. Quelli che tengono perennemente le dita incrociate sperando che il contratto venga rinnovato.

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