Rapina col coltello sui treni, presi madre e figlio

L'indagine dei carabinieri nel Napoletano: sono accusati di aver minacciato un ambulante e ripulito una donna che aveva osato difenderlo

Rapina col coltello sui treni, presi madre e figlio

Rapina alla Circumvesuviana, finisce nei guai un'intera famiglia. Minacciarono con un coltello un venditore ambulante di palloncini e poi rapinarono sul treno, con la stessa arma, una donna che aveva osato difendere quell’uomo. Sono finiti nei guai una madre e il figlio minorenne, nel Napoletano, a cui ieri mattina sono state notificate due ordinanze di custodia cautelare.

I fatti risalgono al 20 dicembre scorso e si sono verificati nell’area della tratta ferroviaria della Circumvesuviana tra Sorrento e Castellammare di Stabia. Stando all’inchiesta dei carabinieri, tutto sarebbe iniziato alla stazione dell’Eav, l’ente autonomo che gestisce la linea di trasporti, quando madre e figlio si sono fatti consegnare un palloncino con i led da un venditore ambulante. Senza, però, pagarglierlo, anzi: se l’uomo avesse osato opporsi e negarglielo gratis, gli avrebbero preso anche il portafogli.

La scena, però, non è passata inosservata agli altri pendolari, tra cui una donna, che aveva deciso di prendere le parti dell’uomo. Una scelta che ha fatto infuriare i due. L’alterco, però, è durato poco e sembrava destinato a finire lì. Invece madre e figlio meditavano la loro “vendetta” a cui avevano rinunciato, in stazione, per evitare di farsi immortalare dalle telecamere.

Non hanno dovuto attendere troppo per mettere in pratica i loro propositi. Così, il giorno dopo, quando hanno scoperto che sul treno sul quale viaggiavano loro c’era anche quella signora, l’hanno affrontata armati di coltello. Si sono fatti consegnare il portafogli, al cui interno c’era la somma di 730 euro, quindi, secondo le accuse, mentre il figlio le infilava in bocca una banconota da dieci euro per evitare che urlasse, la madre l’avrebbe colpita allo stomaco.

Dopo qualche mese di indagine, in cui gli inquirenti hanno scandagliato i filmati delle telecamere dell'Eav, dei Comuni e persino quelle private per ricostruire i movimenti dei due, i carabinieri hanno notificato ai due le ordinanze di custodia cautelare emesse su richiesta della Procura di Torre Annunziata e della Procura per i Minori di Napoli.

La donna è stata trasferita presso la casa circondariale femminile di Pozzuoli mentre il figlio sarà ospite di una comunità di prima accoglienza per minori. Le ipotesi di reato nei loro confronti è quella di concorso in due rapine a mano armata e lesioni personali.

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