Negli scorsi mesi di agosto e ottobre hanno posto in essere delle rapine prendendo di mira farmacie, tabaccherie e abitazioni. Hanno agito nei territori delle province di Agrigento mettendo a segno diversi colpi a mano armata. Un duro lavoro per gli inquirenti durante questi mesi di indagine, ma adesso il cerchio è stato chiuso e sono stati denunciati a piede libero tre individui del posto. Tutti incensurati. Si tratta di N.R., 22 anni, disoccupato, F.T., 20 anni, disoccupato. Su di lui grava l’accusa di rapina a mano armata e furto aggravato. Infine, N.R. , 20 anni, anche lui disoccupato, deferito per furto aggravato.
I tre, nello specifico, hanno agito nei territori di Cammarata, Santo Stefano Quisquina e San Giovanni Gemini. Le schiaccianti prove raccolte dai carabinieri hanno messo alle strette gli autori dei reati e, uno di loro, davanti all’evidenza, ha ammesso le proprie responsabilità. A caratterizzare le rapine poste in essere dai tre rapinatori improvvisati era il loro modus operandi. Lo schema era sempre lo stesso: entravano nell’attività commerciale presa di mira con dei passamontagna e dei berretti per non essere riconosciuti; uno dei complici puntava alla vittima un coltello o una pistola giocattolo e l’altro, nel frattempo, si faceva consegnare il denaro. Finita la rapina, i due si dileguavano raggiungendo il terzo complice che li attendeva a bordo di una macchina parcheggiata nelle vicinanze.
Mesi di paura per i titolari e gli impiegati delle attività commerciali del luogo. Ma anche apprensione per i cittadini dal momento che, i tre malviventi, hanno messo a segno dei furti pure in alcune abitazioni private. Dunque i carabinieri del nucleo operativo di Cammarata, coordinati dalla procura di Sciacca e dai colleghi delle investigazioni scientifiche di Agrigento, hanno condotto delle minuziose indagini partendo dai sopralluoghi. A supporto della loro attività, l’utilizzo delle immagini rilevate dalle telecamere di videosorveglianza posizionate in alcune attività commerciali, ma anche lungo le strade interessate dal passaggio dei tre delinquenti.
Questo ha permesso ai militari di mettersi sulle tracce dei sospettati ma anche delle persone che, in qualche modo, erano a contatto con loro. Individuati i tre, sono state eseguite delle perquisizioni nelle loro abitazioni al fine di acquisire le prove schiaccianti che confermassero tutti i sospetti. A casa degli incensurati, gli uomini in divisa hanno trovato sia la pistola giocattolo che il coltello utilizzato nei vari colpi.
Rinvenuti anche i capi d’abbigliamento indossati durante i vari episodi criminosi. Per tali motivi, nei confronti dei tre è scattata una denuncia in stato di libertà per rapina aggravata e per furto aggravato.
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