Aggredisce i poliziotti e rompe dito all'agente: la furia della straniera

Il giudice ha rinviato il processo a febbraio, determinando per la violenta cilena un semplice obbligo di dimora nella provincia di Bologna. Gli agenti feriti, entrambi finiti in ospedale, hanno ricevuto una prognosi di 21 giorni

Aggredisce i poliziotti e rompe dito all'agente: la furia della straniera

Si è introdotta nel cortile di un'abitazione privata, poi ha aggredito e mandato in ospedale a causa di fratture ben due agenti della squadra volanti di Ravenna.

Protagonista in negativo della turbolenta notte tra gli scorsi venerdì e sabato una ragazza cilena di 21 anni, trovata in evidente stato di alterazione psico fisica dai membri delle forze dell'ordine accorsi in via Oriani dopo una richiesta d'aiuto.

Un cittadino, infatti, aveva sorpreso un'intrusa nel cortile interno della propria abitazione. Inutile, come raccontato dallo stesso al momento della segnalazione, ogni tentativo di convincere la giovane ad allontanarsi dalla sua proprietà. Anzi. Per tutta risposta, la 21enne si era nascosta dietro alcune auto posteggiate, distendendosi a terra come se nulla fosse.

Quando gli uomini della questura di Ravenna sono arrivati sul posto indicato, la straniera si è dimostrata fin da subito ostile e per nulla intenzionata a collaborare. Prima il rifiuto di fornire i documenti o declinare le proprie generalità, quindi l'invettiva contro gli uomini in divisa, ricoperti di insulti e minacce. Vista l'impossibilità di far ragionare e ricondurre a più miti consigli la ragazza, i poliziotti hanno richiesto l'invio di rinforzi.

Quando i carabinieri sono giunti nel cortile dell'abitazione di via Oriani, tuttavia, la situazione non è affatto migliorata. Sentendosi minacciata dalla presenza di un numero cospicuo di rappresentanti delle forze dell'ordine, la cilena ha proseguito con gli insulti e quindi tentato di fuggire, caricando uno degli agenti che cercava di bloccarle la strada.

Caduto in terra, il poliziotto ha riportato la frattura di un dito della mano sinistra. In suo soccorso è prontamente intervenuto un carabiniere, il quale ha cercato di braccare la facinorosa, venendo a sua volta preso a calci dalla stessa.

Con grande fatica la 21enne è stata trasportata negli uffici della locale questura per le consuete operazioni di identificazione. Anche in questa fase, tuttavia, sono proseguite le sue intemperanze, tanto che un agente è divenuto il suo nuovo bersaglio. Riuscito ad evitare il pugno diretto al suo volto, quest'ultimo è rimasto comunque ferito, riportando una frattura all'osso scafoide della mano destra.

Finita dietro le sbarre di una cella di sicurezza, la 21enne è stata accusata di violazione di domicilio, rifiuto di fornire indicazioni sull'identità personale, e di resistenza, oltraggio, minacce e lesioni a pubblico ufficiale.

Per gli agenti feriti, bisognosi delle cure del pronto soccorso, i medici hanno

determinato una prognosi di 21 giorni.

Il gip del tribunale di Ravenna ha convalidato il fermo e rinviato l'udienza al prossimo febbraio, stabilendo per la cilena l'obbligo di dimora nella provincia di Bologna.

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