Ravenna, donna morta per una variante umana della mucca pazza

Rita Mazzotti è morta a 68 anni per una malattia rara: i medici pensano a una variante umana della "mucca pazza". Attesi gli esiti dell'autopsia

Ravenna, donna morta per una variante umana della mucca pazza

Per avere qualche certezza è necessario attendere i risultati dell’autopsia ma, secondo i medici, ad ammazzare Rita Mazzotti, una 68enne di San Pietro in Trento (Ravenna), potrebbe essere stato il morbo di Creutzfeldt-Jacob, una malattia considerata una variante umana della Bse, meglio conosciuto come morbo della "mucca pazza". Rita - scrive Il Resto del Carlino – si è spenta nel giro di 6 mesi dalla comparsa dei primi sintomi della malattia. I medici le avevano detto che nulla si poteva fare contro quella rara malattia neurodegenerativa che conduce a una forma di demenza progressiva.

Nessun allarme, è bene precisare: il periodo di incubazione può durare anche molti anni e può essere legato all’assunzione di carne infetta, ma anche trasmesso attraverso materiale sanitario infetto, negli ospedali nonché negli studi dentistici.

A lasciare un po' di amaro in bocca alla figlia della donna, intervistata dal quotidiano, è stato il percorso sanitario ricevuto da parte delle strutture sanitarie romagnole, pubbliche e convenzionate, nelle quali è stata ricoverata e in cui ha trascorso periodi di degenza.

Nessuna intenzione di sporgere denunce, ma l’impressione che ha ricavato è piuttosto quella dell’assenza di un protocollo specifico per la gestione di questa patologia, tanto è rara, e ha faticato anche a dimostrare i requisiti per ottenere permessi di assenza dal posto di lavoro previsti in casi particolari.

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