"Bisogna scindere la persona Lucano, dall'idea che Lucano ha posto in essere a Riace. Perché sull'idea si può discutere, si può dibattere. C'è chi dice che l'accoglienza non va bene, c'è chi dice che l'accoglienza è l'unica strada possibile. Il problema è la realizzazione di quell'idea. Non possiamo consentire, come Stato italiano e con Costituzione italiana, che qualcuno persegua un'idea passando bellamente sopra i principi, sopra le norme. Altrimenti consentiremmo a chiunque di praticare i propri convincimenti infischiandosene delle leggi". A dirlo è Luigi D'Alessio, procuratore della Repubblica di Locri, ai microfoni di Giorgio Zanchini a Radio anch'io in merito all'arresto di Domenico Lucano, sindaco di Riace.
E ancora: "Io non ho la possibilità di stabilire, una volta che individuo un'ipotesi di reato, quali siano le conseguenze politiche e sociologiche del reato che perseguo, altrimenti apriremmo la strada alla discrezionalità: poiché non è opportuna quest'azione penale, me la metto in saccoccia o nell'armadio. Bisogna sempre avere a riferimento un modello astratto. Non credo che a nessuno degli italiani piacerebbe un modello simile, in cui è dato a qualcuno decidere cosa fare e cosa non fare.
Non sono un Torquemada che ha deciso di perseguitare Lucano, che per giunta è anche un persona simpatica; di per sé ha appreso un'iniziativa di altissimo valore morale. Il problema è che non è stato secondo me in grado di porla in essere".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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