Sono ormai passati cinque mesi, da quel terribile 9 ottobre del 2018, quando poco dopo l'alba, sulla pista ciclabile di Sanremo, in provincia di Imperia, veniva adescata e poi stuprata una marittima britannica di 23 anni, che stava praticando jogging. A distanza di poche ore, grazie all'identikit fornito dalla donna e ai filmati delle telecamere cittadine, venne arrestato un italiano di 36 anni, di origine sudamericana: Rodrigo De Franco, che oggi è comparso davanti al gip del tribunale di Imperia, assieme alla vittima della violenza carnale, in occasione dell'incidente probatorio.
La ventitreenne è stata a lungo ascoltata dal giudice e dal pm Enrico Cinnella Della Porta. In aula con lei c'era pure il presunto stupratore, in grado di ascoltare le dichiarazioni della parte offesa, ma non di vederla, in quanto separati da un paravento. Verso la fine dell'interrogatorio, che iniziato intorno alle 12.15 ed è durato circa due ore, il giudice ha fatto spostare il divisorio per procedere a un riconoscimento formale. La ragazza ha riconosciuto il proprio stupratore, senza mostrare una minima ombra di dubbio.
L'interrogatorio è stato anticipato nelle forme dell'incidente probatorio, per timore che la ventitreenne che oggi si trova ancora in Italia, possa presto allontanarsi per lavoro. In questo modo il giudice ha già acquisito la sua testimonianza ed ora il pm potrebbe chiudere le indagini e presentare richiesta di rinvio a giudizio.
Stando a quanto ricostruito, sembra che De
Franco avesse simulato un malore, per adescare la giovane, che infatti si è fermata per prestare soccorso e a quel punto è stata minacciata e costretta a raggiungere un vicino luogo appartato, dove si è consumata la violenza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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