È finito in manette a Rimini un cittadino albanese di 37 anni, reo di avere aggredito e rapinato un transessuale di nazionalità tunisina. Non pago, l’uomo ha anche opposto una strenua resistenza al momento dell’arresto.
L’ordine di fermo nei confronti del 37enne è stato spiccato in seguito alla denuncia della sua vittima, che lo scorso giovedì mattina ha avvicinato alcuni agenti di polizia occupati in un’operazione di controllo. Il tunisino, regolare nel nostro Paese, ha raccontato ai poliziotti di essere stato derubato dall’albanese la notte precedente, ed ha fornito una dettagliata descrizione del suo aggressore.
Raccolta la testimonianza del magrebino, gli uomini della questura di Rimini hanno immediatamente dato avvio alle indagini ed alle ricerche sul territorio. I controlli si sono incentrati soprattutto in alcune zone specifiche già note agli agenti, come l’area attorno alla stazione ferroviaria.
Proprio qui, alle 4:45 del mattino, è stato individuato un soggetto la cui fisionomia combaciava alla perfezione con la descrizione riportata dal transessuale.
L’albanese si trovava su una bicicletta e di fronte all’alt imposto da due agenti è immediatamente fuggito a bordo del proprio mezzo. I poliziotti gli sono subito corsi dietro ed uno di questi, afferrato il veicolo a due ruote nel tentativo di bloccare la fuga del malvivente, è stato trascinato a terra per diversi metri. Alla fine l’albanese è stato raggiunto e fermato, ma anche allora ha tentato di sfuggire all’arresto. Rivoltatosi contro i suoi inseguitori, ha preso a sferrare calci e pugni fino a quando gli agenti non sono riusciti a bloccarlo una volta per tutte.
La nottata movimentata, tuttavia, non si è conclusa qui.
Mentre i poliziotti si stavano occupando di mettere le manette ai polsi del 37enne, alcuni stranieri si sono affacciati dalla porta di un bar poco distante. Questi ultimi, inspiegabilmente, hanno cominciato a lanciare diverse bottiglie di vetro, prendendo di mira gli agenti e la loro auto d’ordinanza. A causa di ciò la pantera è rimasta danneggiata in più punti.
L’albanese è stato comunque caricato sulla vettura e trasportato alla questura di Rimini, dove si è visto convalidare l’arresto per le accuse di rapina aggravata e lesioni personali (ai danni del tunisino) e resisistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
È poi emerso che l’uomo aveva già commesso crimini in passato, ed era già noto alle forze dell’ordine locali.Si indaga, adesso, per risalire all’identità di coloro che hanno lanciato le bottiglie contro i poliziotti, nel tentativo di intralciarli nell’adempimento delle loro funzioni.
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