Rinviata la riforma del catasto: una stangata per i proprietari

Ci voranno almeno altri due anni per ridefinire i valori imponibili al catasto non più sulla base del numero dei vani ma sui metri quadri dell'immobile

Rinviata la riforma del catasto: una stangata per i proprietari

La riforma del catasto per il monento si allontana. Il governo ha deciso di prendere tempo: ci voranno almeno altri due anni per ridefinire i valori imponibili non più sulla base del numero dei vani ma sui metri quadri dell'immobile. Una vera e propria rivoluzione che seppur rimandata di 2 anni potrebbe comportare una vera e propria mazzata fiscale su chi possiede una casa. Di fatto il peso del Fisco sul mattone in questo momento è già poco sostenibile per i proprietari. Le tasse pesano e non poco nelle tasche di chi possiede un immobile. Pochi giorni fa, i ricercatori di Impresa Lavoro, come riporta l'espresso, hanno stimato che nel 2016 si pagheranno 49,1 miliardi di tasse sul mattone, circa 11,4 miliardi in più rispetto al 2011.

Un dato da non sottovalutare: le tasse sono aumentate anche con la scomparsa di una tassa come quella dell'Ici.

Mirco Mion, presidente dei geometri fiscalisti (Agefis), pensa però, come racconta a l'Espresso, che la riforma possa portare maggiore equità fiscale: "Chi ha comprato nel periodo del boom edilizio oggi si trova un accatastamento che non rispecchia il valore commerciale, mentre chi ha una casa in centro a Torino paga come una casa popolare nell’estrema periferia. Questo purtroppo è un copione che si ripete in molte città".

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