"Ti amputiamo il dito". La rapina choc col tronchese

La ferocia del branco contro il cassiere di un minimarket di Arcore: prima il pestaggio, poi le minacce con il coltello. Nel tentativo di fuggire, uno dei giovani rapinatori rischia di amputare le dita alla vittima con un tronchese

"Ti amputiamo il dito". La rapina choc col tronchese

Un'aggressione di una violenza incredibile quella avvenuta nel territorio monzese, dove un gruppo di giovani, alcuni dei quali addirittura minorenni, sono quasi riusciti a mozzare le dita della loro vittima con un tronchese durante una rapina.

La storia, riportata oggi da Il Giorno, si è verificata lo scorso febbraio, ma solo adesso gli inquirenti hanno rilasciato certe informazioni, perché in queste ore sono state eseguite le ordinanze di custodia cautelare.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, una sera di febbraio tre soggetti a volto coperto (indossavano il cappuccio e la mascherina) hanno fatto irruzione all'interno di un minimarket di Arcore e si sono scagliati contro il cassiere, pestato e minacciato con un coltello alla gola. Arraffati l'incasso della giornata, alcune bottigli di alcolici ed il cellulare della loro vittima, i tre hanno quindi cercato di fuggire, ma il cassiere li ha inseguiti fino alla stazione ferroviaria. Una scelta pericolosa perché, una volta raggiunti i giovani criminali, l'uomo è stato nuovamente assalito e nel corso della colluttazione uno dei ragazzi gli ha afferrato il braccio, stringendogli alcune dita in un tronchese.

A salvare il cassiere sono stati i carabinieri di Monza, allertati precedentemente e accorsi sul posto con diverse pattuglie. All'arrivo degli uomini in divisa, i tre rapinatori si erano già dileguati, motivo per cui sono state immediatamente avviate le ricerche sul territorio. Un ragazzo è stato rintracciato quasi subito, ed è stato trovato in possesso del tronchese e di una parte della refurtiva. Nel suo giubbotto sono stati inoltre rinvenuti documenti ed altri oggetti appartenenti ai suoi compagni.

Decisi a trovare anche i complici, gli inquirenti hanno utilizzato le immagini estrapolate dai filmati delle telecamere comunali, riuscendo a identificare anche un secondo ragazzo, che nel frattempo era tornato a casa. Il terzo giovane, un senza fissa dimora, è stato invece rintracciato alcuni giorni dopo alla fermata degli autobus di Vimercate. Aveva ancora il coltello con il quale aveva minacciato il cassiere. Sottoposto a fermo, il ragazzo, già 18enne, è stato tradotto in carcere su disposizione della Procura della Repubblica di Monza. L'arma è stata invece sequestrata.

Discorso diverso per gli altri due ragazzi, entrambi minorenni di 16 e 17 anni.

Incensurati, residenti nel monzese, sono stati ora sottoposti a misura cautelare, come stabilito dal Tribunale per i Minorenni di Milano. Per loro le accuse di rapina in concorso. Confermato invece il carcere per il loro compagno maggiorenne.

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