Momenti di tensione domenica scorsa a Firenze, per la precisione nel bar kebab di via Ponte Sospeso, dove ha avuto luogo una violenta rissa fra cittadini stranieri. In quei momenti concitati, è rimasto coinvolto anche un minorenne, minacciato con un coltello alla gola.
Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, l’episodio si è verificato intorno alle 18, quando la coppia di facinorosi ha fatto il suo ingresso nel locale.
I soggetti, entrambi nordafricani, sono apparsi da subito visibilmente ubriachi. Dopo aver individuato due conoscenti, li hanno raggiunti ed in breve i toni si sono fatti decisamente accesi. La situazione è presto degenerata, tanto che in poco tempo i contendenti sono passati dagli insulti al vero e proprio scontro fisico, scatenando il panico fra gli altri avventori presenti nel bar kebab. Sotto gli occhi attoniti di numerosi testimoni è andata quindi in scena una violenta rissa, dove gli stranieri si sono affrontati a calci e pugni, danneggiando anche il locale.
Non sono stati risparmiati neppure sedie e tavolini, divenuti armi improvvisate da scagliare contro gli avversari.
Nonostante l’agitazione e la paura, un ragazzo di 17 anni, che si trovava all’interno del negozio etnico, è corso in strada con l’intenzione di contattare le forze dell’ordine. Una mossa che non è sfuggita agli extracomunitari che, vedendolo uscire con in mano il cellulare, hanno subito compreso quali fossero i suoi propositi. I due hanno immediatamente abbandonato lo scontro per lanciarsi all’inseguimento dell’adolescente, che è stato raggiunto all’altezza di piazza Taddeo Gaddi. Qui il giovane è stato malamente strattonato e minacciato con un coltello puntato alla gola.
A salvare il 17enne, i carabinieri del 6º Battaglione “Toscana” ed una pattuglia del nucleo radiomobile di Firenze, probabilmente allertati da qualche passante. I militari hanno fermato i due malviventi, facendo scattare le manette ai loro polsi, e si sono accertati che il ragazzo non avesse riportato ferite. I nordafricani, condotti in caserma per le pratiche di identificazione, sono risultati essere un marocchino di 46 anni ed un tunisino di 31.
Ad incastrarli, il racconto delle molte persone che hanno assistito alla rissa e quello dello stesso adolescente, rincorso e minacciato.Gli stranieri sono pertanto finiti dietro le sbarre con l’accusa di rissa e minaccia aggravata, in attesa di giudizio.
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