Rivolta nel carcere di Busto Arsizio con bombole di gas

La sommossa è stata sedata in un’ora: otto agenti di Polizia Penitenziaria sono finiti all’ospedale

Rivolta nel carcere di Busto Arsizio con bombole di gas

Paura nella Casa Circondariale di Busto Arsizio, in Provincia di Varese. Oggi intorno a mezzogiorno è scoppiata una rivolta che ha fatto andare all’Ospedale otto agenti di Polizia Penitenziaria.

Come riporta Varesenews, tutto ha avuto inizio da una lite tra due detenuti. Un uomo di origini nordafricane è venuto alle mani con un compagno e poi ha dato fuoco alle bombole di gas del tipo in uso nei fornelli da campeggio, uno strumento che chi vive dietro le sbarre può utilizzare per scaldare gli alimenti. A quel punto si è innescata l’emulazione di altri carcerati, sempre nordafricani, che a loro volta hanno appiccato il fuoco ad altre bombolette e le hanno utilizzate come veri e propri ordigni incendiari. La sommossa è scoppiata. Ad intervenire è stato il personale di Polizia Penitenziaria che ha dovuto fronteggiare da una parte le fiamme che si erano sviluppate, dall’altra la rabbia dei detenuti.

Per riportare la situazione sotto controllo c’è voluta un’ora, ma otto componenti delle Fiamme Azzurre sono finiti al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Busto Arsizio a causa dei sintomi di intossicazione e delle contusioni riportate.

Varesenews riporta anche il ringraziamento del direttore della struttura, Orazio Sorrentini: “Voglio ringraziare tutti gli agenti che sono intervenuti.

È stato solo grazie alla loro preparazione e professionalità che si è fronteggiata una situazione che non ha mai avuto precedenti simili. Ora i detenuti identificati come responsabili della vicenda sono stati isolati e ne chiederemo presto il trasferimento”.

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