Roma 2024, Malagò: "Spese sostenute finora? Conti trasparenti online"

Il presidente del Coni, Malagò: "Noi siamo un ente pubblico, tutte le spese sono on line e i soldi sono quelli previsti dalla legge"

Roma 2024, Malagò: "Spese sostenute finora? Conti trasparenti online"

"Oggi qualsiasi opera pubblica richiede un investimento e questa amministrazione comunale aveva il diritto e il dovere di supervisionare. Alla Raggi abbiamo detto: assumiti la governance e governa il processo". Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a Radio Anch'io su Radio1 all'indomani del 'no' della sindaca di Roma, Virginia Raggi, alla candidatura di Roma a organizzare le Olimpiadi del 2024. "Non so come nasca questa supposizione di me come potere forte legato al mondo delle costruzioni. Io mi occupo di sport 16 ore al giorno, peraltro da volontario", ha rimarcato Malagò, prima di soffermarsi sul tema della realizzazione delle opere. "Voglio ricordare che per la prima volta il Cio aveva pensato di recuperare l'esistente e non costruire del nuovo. Le slide della sindaca erano le stesse nostre, tanto che avevamo presentato il progetto al Flaminio. Mi aspettavo con fiducia e speranza che l'amministrazione comunale accettasse questo slancio di positività e dicesse: 'adesso se ci sei tu ci mettiamo al riparo da qualsiasi rischio'".

Poi Malagò ha risposto al parlamentare del Movimento 5 Stelle, Simone Valente che ha chiesto al Coni di spiegare come siano stati spesi i 20 milioni di euro finora impiegati per la campagna di Roma 2024: "Mi dispiace, ma l'onorevole Valente è poco informato. Noi siamo un ente pubblico, tutte le spese sono on line e i soldi sono quelli previsti dalla legge 'Sport e Periferie'. Non ho mai chiesto nulla alla sindaca, se qualcuno chiede il perché di quei soldi e quella legge fatta è perché oggi siamo ancora ufficialmente candidati con una mozione dell'amministrazione comunale precedente, con un endorsement del presidente della Repubblica, l'appoggio del premier e il supporto di tutto il movimento sportivo. Se vuole venire a controllare, mi chiama e le do tutta la documentazione". Il giorno dopo il mancato incontro in Campidoglio la sindaca Virginia Raggi ed il presidente del Coni, Giovanni Malagò, si incontrano alla Sala delle Armi del Foro Italico in occasione della presentazione del logo di Roma per gli europei itineranti di calcio del 2020 che vedranno quattro gare disputate allo Stadio Olimpico. Un incrocio breve con il capo dello sport italiano che saluta la prima cittadina della Capitale con un elegante baciamano.

Infine dopo il no del Campidoglio sul sito di Roma2024.org è apparso un post polemico che attacca, seppur velatamente la Raggi: "È un no contro la speranza, il sogno,il lavoro e il futuro. Ci dispiace per le quasi 200 mila persone che avrebbero trovato un lavoro grazie alle Olimpiadi; ci dispiace per quei romani che avevano sperato di migliorare la propria qualità della vita grazie a una nuova viabilità e a una città più moderna, verde e più accessibile, senza spendere un euro dal bilancio cittadino".

Infine l'affondo: "Quello che veramente e ancora di più ci dispiace, infine, è dover raccontare ai nostri figli, con la morte nel cuore, come la nuova classe dirigente che governa Roma non abbia il coraggio di assumersi la responsabilità del loro futuro; quando invece avremmo voluto spiegarli come una classe dirigente illuminata debba saper prendere decisioni difficili e coraggiose per tracciare la rotta, senza lasciarsi imprigionare dal contingente e dai rumori assordanti del presente, ma anzi alzando lo sguardo sopra l’orizzonte, per indicare la giusta strada da prendere proprio ai giovani. E così che si feconda la forza di un sogno. Per chi sappia cogliere le sfide".

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