Roma, arrestato un britannico: documenti falsi

Nel corso di controlli antiterrorismo, i Carabinieri del Nucleo Informativo del Comando Provinciale di Roma, hanno arrestato un cittadino britannico di origini pakistane che aveva documenti falsi

Roma, arrestato un britannico: documenti falsi

Nel corso di controlli antiterrorismo, i Carabinieri del Nucleo Informativo del Comando Provinciale di Roma, hanno arrestato un cittadino britannico di origini pakistane che aveva documenti falsi. S.H. di 34 anni, nato nel Regno Unito ma di origini pakistane, è stato arrestato per avere mostrato ai militari un passaporto britannico intestato ad un’altra persona. Con lui erano stati fermati altri tre -due uomini provenienti dal Nord Europa di origini pakistane e uno proveniente dal Kurdistan turco- che però sono stati identificati e dopo un’accurata valutazione transnazionale rilasciati. L’operazione, si legge nel comunicato dell’Arma, si inquadra nella stretta rete dei controlli antiterrorismo, costantemente sviluppati nella Capitale dai Carabinieri , nel contesto dei servizi predisposti dall’apposito Piano, mirati in particolare al monitoraggio di soggetti stranieri sospettati di condurre attività criminose, finalizzate al reale finanziamento di azioni terroristiche Sabato mattina, presso le aule di piazzale Clodio, nel corso del rito direttissimo, l’arresto è stato convalidato e l’uomo è stato portato nel carcere di Regina Coeli in custodia cautelare.

Nel corso dell’udienza, l’uomo non è stato in grado di fornire al giudice la spiegazione dei motivi del proprio soggiorno in Italia, risultando peraltro ricercato nel Regno Unito per delitti contro la persona; quanto al possesso di una notevole somma di denaro, ha riferito al magistrato, che doveva comprare vestiti per la propria famiglia, che ha dichiarato essere residente in Belgio e che avrebbe visitato prima di venire in Italia.

Nella fase di identificazione dei quattro sospetti, i militari si sono avvalsi degli strumenti del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia ed in particolare dei canali «Interpol» nonchè del tempestivo supporto di numerose rappresentanze diplomatiche interpellate. Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Informativo del Comando Provinciale di Roma proseguono.

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