Neanche la presenza del giudice ha fermato la smania del ladro di rubare. Protagonista della vicenda è un siriano che, durante il processo, ha fatto sparire il cellulare del suo avvocato. "Non trovo più il mio telefonino", ha detto il difensore ai carabinieri. I militari, che sanno come si comportano i malavitosi, sono andati a fondo e hanno fatto aprire il giaccone al ladro, un siriano di 29 anni. In una tasca c’era l’apparecchio: spento in modo che non potesse squillare.
Il singolare episodio è avvenuta ieri mattina in un'aula delle udienze per "Direttissima". L'uomo dalla mano lesta era stato arrestato dai carabinieri in piazza Campo dei Fiori, insieme ad un complice Tunisino di 23 anni, in flagranza di reato. I due erano entrati in una bar e con la scusa di comprare il latte, avevano tolto il portafoglio dalla tasca ad una turista milanese.
I carabinieri, che pattugliano sempre la zona, erano presenti al momento del furto. Per il siriano e il tunisino sono scattate le manette. La coppia aveva anche una busta con una schermatura di carta argentata che serve per rubare ai grandi magazzini senza fare scattare l’allarme. Ed ecco che questa mattina, sono sfilati davanti al giudice per direttissima.
Tutto sembrava procedere nella normalità. Il giudice ha convalidato l’arresto dei carabinieri.
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