Jo è una bambina di due anni e non può camminare perché le mancano alcune ossa delle gambe.
È la storia di una tenera bimba che vive a Tirrenia, in provincia di Pisa, affetta da un rara malattia: l'amimelia. Si tratta di una malformazione genetica che provoca l'assenza di segmenti scheletrici in uno o tutti gli arti sia superiori che inferiori del corpo. Ma non solo. Nel suo caso specifico, tra i pochissimi registrati al mondo, si ravvisa anche la mancanza di due costole. "Quello è solo un problema estetico", afferma la mamma. Si perché l'inghippo maggiore, ciò che non consente a Jo di camminare, correre e saltellare come un qualunque altro suo coetaneo è il deficit osseo alla gamba destra. A quella sinistra, invece, c'è un problema di allineamento tra ginocchio e caviglia. Sono sventurate minorazioni, certo, ma non impossibili da risolvere.
In Florida, c'è il Paley Institute, un centro ortopedico di eccellenza specializzato in interventi correttivi e di ricostruzione scheletrica, dove la piccola potrebbe essere riabilitata a pieno. E in Italia? Be', l'unica alternativa sinora prospettata sembrerebbe essere l'amputazione di almeno una gamba, niente di più. Ad ogni modo, il viaggio in America è molto dispendioso (la stima dei costi complessivi è di circa 400mila euro) e i familiari della bambina non dispongo di una somma di danaro così rilevante, nonostante provino a stringere la cinghia ogni giorno per mettere da parte qualche soldo. Per questo motivo, i gentori di Jo hanno lanciato un appello sulla pagina Facebook, "Il sogno di Jo", per chiedere di contribuire, a chiunque lo desideri, alla realizzazione di questo piccolo, grande miracolo.Uno dei modi in cui è stata organizzata la raccolta fondi è attraverso la disposizione di cassette per le donazioni in alcuni esercizi commerciali del litorale di Tirrenia. Finora, la somma racimolata è di circa 160mila euro, praticamente la metà del totale. Un buon risultato, sì. Se non fosse che qualche vile avvoltoio si è meschinamente appropriato del danaro.
Una settimana fa, infatti, è stata rubata la scatola delle offerte al bagno Corallo di Marina mentre mercoledì è sparito il barattolo con le elargizioni dal banco della pasticceria locale Dolcemente. Davvero sconcertante. Ma se a molti farà trasalire la grettezza di un ladrocinio così crudele, diverso è l'atteggiamento di Irene, la mamma di Jo. "Sono Jo, - scrive la mamma in un appello riportato sulle colonne di Libero Quotidiano - che dico a te, a te che hai rubato il mio barattolo coi soldini, che ti perdono. Hai capito bene, ti perdono. Forse non vuoi che raggiunga il mio sogno.
Ma sai che ti dico? Io in Florida ci andrò, che tu lo voglia o no.".E noi siamo certi che Jo in America ci andrà, che ritornerà a camminare. Perché come il lieto fine delle fiabe per bambini insegna "Il bene vince sempre sul male". Sempre.
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