"Legalizzare cannabis per ricostruzione post sisma". Ma il Pd dice no

Con l'emendamento alla legge di Bilancio si chiedeva la legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati con la destinazione delle entrate all’emergenza terremoto

"Legalizzare cannabis per ricostruzione post sisma". Ma il Pd dice no

Durante l’esame degli emendamenti alla legge di bilancio del governo Renzi, in corso da diversi giorni alla Camera dei Deputati, il Partito Democratico e la Lega Nord hanno bocciato la proposta, fatta da Sinistra Italiana, di legalizzare la cannabis al fine di devolvere gli introiti alla ricostruzione delle zone terremotate.

La proposta è stata invece sostenuta dal Movimento 5 Stelle, da Luca Pastorino di Possibile (la formazione di Pippo Civati), e dalla sinistra Pd, rappresentata in commissione da Susanna Cenni.

L'emendamento alla legge di bilancio intendeva modificare l’articolo 72 del disegno di legge, riconducendo ai monopoli di Stato "la coltivazione, la lavorazione e l'immissione sul mercato della cannabis e dei suoi prodotti derivati".

Le entrate ricavate

sarebbero andate a un fondo per i contributi diretti finalizzati all'assistenza della popolazione e alla ripresa economica nei territori del centro Italia interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 e del 26 ottobre 2016.

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