Le parole di Diego Armando Maradona hanno fatto sentire "personalmente offeso" Fabrizio Saccomanni. "Se tutti pagano il giusto le tasse possono scendere chi evade fa pagare di più agli altri", ha spiegato il ministro dell’Economia che ai microfoni di Domenica In è tornato a condannare il gesto dell'ombrello fatto dal Pibe de Oro negli studi di Che tempo che fa.
Nel corso della trasmissione Saccomanni ha ribatito il proprio ottimismo nei confronti del 2014. Secondo il titolare del Tesoro, infatti, la ripresa è ormai a portata di mano: "Leggendo la stampa stamattina sembrava di sentire il Dies irae dal Requiem di Verdi. Ma in Italia oggi molti cantano 'all’alba vincerò' e spero l’anno prossimo canteremo l’Inno alla gioia dalla nona di Beethoven che è anche l’inno d’Europa". In realtà basta dare un'occhiata ai principali indicatori economici per capire che il Belpaese arranca ancora: la pressione fiscale e il debito pubblico segnano un record dopo l'altro, la disoccupazione giovanile è alle stelle (come non mai) e gli imprenditori faticano addirittura a pagare le tredicesime ai propri lavoratori. E in questo clima di sfiducia generalizzata Saccomanni dribbla le polemiche sul pasticciaccio fatto dal governo sulla mancata abolizione dell'Imu sulla prima casa e scarica le proprie offese sulle accuse lanciate da Maradona contro Equitalia.
"Nel 2013 è stata completamente abolita la tassa sulla casa. A fine anno c’è un piccolo onere", ha ammesso il titolare del dicastero di via XX Settembre assicurando che non succederanno ancora errori simili.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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