Non solo gli ospedali di Napoli sono presi d’assalto da utenti violenti, ma anche i nosocomi delle altre province campane, spesso, sono oggetto di episodi di aggressioni al personale sanitario. L’ultimo caso si è verificato al Ruggi di Salerno, dove un extracomunitario di origini cingalesi ha messo a soqquadro il reparto di pronto soccorso. Lo straniero, classificato dal triage in codice verde, non voleva attendere il suo turno e, nonostante i tentativi di calmarlo da parte degli operatori sanitari, ha cominciato a sbraitare.
I vigilanti presenti nel pronto soccorso sono intervenuti immediatamente, ma il cingalese ha sganciato uno specchio dal muro e ha colpito chiunque tentasse di avvicinarsi. Due sorveglianti sono riusciti a fatica a immobilizzarlo, ma hanno subito ferite al volto e alle mani. Sul posto sono giunti anche gli agenti del locale commissariato di polizia, che hanno disposto il ricovero coatto dell’extracomunitario, nel reparto di psichiatria. I vigilanti, invece, sono stati curati dal personale sanitario dell’ospedale.
Sull’episodio è intervenuto l’ordine dei medici di Salerno, che ha espresso solidarietà ai camici bianchi e ha chiesto maggiore tutela nei reparti più a rischio. Qualche mese fa, sempre nel Salernitano, a Cava de’ Tirreni, c’è stata una sparatoria in ospedale per un mancato ricovero. Una violenta rissa esplosa all’interno del pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria dell’Olmo, è finita in una sparatoria con due feriti.
La lite, secondo le prime testimonianze dei presenti, sarebbe cominciata per un mancato ricovero. Il figlio di un paziente, innervosito dalla lunga attesa, era stato invitato ad uscire dal pronto soccorso da un medico di turno, ma prima di andare via lo aveva aggredito e malmenato.
Il padre del dottore, presente in sala, ha inseguito l’utente all’esterno dell’ospedale e gli ha sparato alle gambe con una pistola. Il figlio della persona ferita, appena saputo dell’accaduto, si è precipitato sul posto e si è vendicato sparando a sua volta al genitore del medico. Scene raccapriccianti a Cava de’ Tirreni, dove carabinieri e polizia hanno fatto fatica a riportare la calma.
I due feriti da arma da fuoco sono stati sottoposti ad intervento chirurgico, mentre la direzione dell’Azienda
ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno ha avviato un’indagine interna. Le forze dell’ordine hanno ricostruito la dinamica della lite, per stabilire le responsabilità di tanta violenza.
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