L'intenzione del governo è quella di riaprire la scuola italiana, ma le difficoltà sono dietro l'angolo. La data scelta è quella del 14 settembre, e oggi è stato il giorno del primo summit del Comitato tecnico scientifico. Se ne parla da un po', se non altro perché il tema della riapertura delle scuole in tempi pandemici è cruciale, ma da qualche ora è possibile comprendere qualcosa in più sulle misure su cui si sta ragionando.
Intanto il Cts ha detto che la"riapertura della scuola il 14 settembre è una priorità assoluta". Passi indietro, almeno per ora, non sono previsti. Poi sarà l'indice della diffusione dei contagi a decidere le sorti del futuro scolastico. Questo è abbastanza chiaro. L'indicazione essenziale è la seguente: "...garantire quanto prima in tutte le scuole il necessario distanziamento interpersonale". Qualche ritardo, stando alle dichiarazioni del Cts, potrebbe esserci, almeno in relazione al giorno scelto per il ritorno nelle aule: "Nelle scuole i banchi arriveranno a partire dall'8 settembre e la cui distribuzione sarà completata nel mese di ottobre sull'intero territorio nazionale". Ci vorrà un po'. Poi la questione della responsabilità personale dei presidi, quella per cui il Cts ha deciso di rasserenare gli animi: "Le preoccupazioni non hanno motivo di esistere in base a quanto previsto dalla Legge 40 del 5 giugno 2020. Ad essi e a tutto il personale scolastico, docente e non, va anticipatamente il ringraziamento per quanto faranno con la consueta passione e professionalità per la ripresa della scuola", hanno fatto sapere dal Comitato.
Qualche novità di rilievo è emersa mediante le dichiarazioni rilasciate in pubblico dagli esperti e dagli esponenti politici. Come specificato da Repubblica, Agostino Miozzo, che coordina il Comitato tecnico scientifico, ha fornito qualche dettaglio in più sulla delicata questione delle mascherine: "Sopra i sei anni sarà richiesto, in Italia come in altri paesi, che ci imponiamo l'uso della mascherina e il distanziamento". Il conteggio è relativamente scontato: undici milioni di mascherine quotidiane, considerato il numero degli studenti italiani. Poi Miozzo ha parlato a SkyTg24 della necessità di prevedere la presenza di un medico all'interno di ogni scuola d'Italia:"E' una figura assolutamente necessaria: ricostituire questa figura storica può' essere un aspetto positivo".
Tornando alla questione dei banchi: dovrebbero essere due milioni quelli destinati a dimorare nelle aule scolastiche, mentre 800mila - informa l'Agi - sarebbero le "sedute innovative" a cui la scuola italiana dovrà prepararsi in vista dell'inizio dell'anno scolastico. Il commissario Arcuri ha sciorinato queste statistiche. Per quanto riguarda i test sierologici, invece, è stato evidenziato un altro numero: due milioni. Questo è il primo di quella che, nel tempo, potrà diventare una serie d'acquisti di test specifici in grado di registrare la positività da Sars-Cov2. Infine i litri di gel igienizzate: si prevede che se ne debbano usare 170mila litri ogni sette giorni. Trattasi, in generale, di cifre di una certa rilevanza.
E per quel che riguarda i protocolli? Secondo quanto si apprende dall'Adnkronos, il Cts ha cercato di tranquillizzare tutti anche su questo punto, parlando di "documenti puntuali, che saranno a breve resi pubblici, rigorosamente permetteranno ai dirigenti scolastici e ai rappresentanti per l'emergenza Covid-19 da loro nominati di gestire nella maniera più efficace l'eventuale identificazione di soggetti, siano essi studenti o personale scolastico, che risultino essere contagiati".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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