Se fossimo a scuola, sarebbe un errore da matita blu. Ed in effetti lo è, perché a scuola lo siamo: per la precisione alla Scuola superiore di magistratura. E soprattutto perché è inaccettabile pensare che le persone incaricate di formare i futuri magisteati non conoscano il nome di Guido Galli, il magistrato assassinato da Prima Linea a Milano nel marzo del 1980.
Galli, ucciso all'interno dell'Università degli Studi del capoluogo lombardo dove stava insegnando, fu con Emilio Alessandrini uno dei simboli della lotta della magistratura contro il terrorismo e l'eversione di quegli anni: come Alessandrini fu ucciso proprio nel tentativo di contrastarne gli sforzi per cancellare questa piaga.
La loro figura è di tanto e tale rilievo che a loro è stata intitolata l'aula magna del Palazzo di Giustizia di Milano, a pochi passi dal Duomo. L'aula tanto, per intenderci, dove si svolgono le cerimonie più importanti e che è appunto intitolata ad "Emilio Alessandrini e a Guido Galli".
Peccato che nel volantino diffuso dalla Scuola per pubblicizzare un convegno Galli sia stato ribattezzato "Alessandro", forse per
assonanza con il collega. Buffo pensare, sottolinea il sito specializzato GiustiziaMi, che il tema dell'incontro in questione sia proprio il "diritto all'identità personale", con tanto di approfondimento sul "diritto al nome."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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