"Potere al popolo", si diceva una volta. Nel Sessantotto, per la precisione, quando i giovani iniziavano la contestazione contro il mondo dei loro genitori e dei loro nonni e le piazze erano divise fra bande di opposti estremismi politici.
Fra i leader della sinistra di allora c'era, col famosissimo Mario Capanna, anche Toni Negri. Che oggi, a cinquant'anni da quegli avvenimenti, torna a parlare di potere. E si augura che in Italia sia preso dal capo di governo della Germania.
In un'intervista a Vanity Fair, il leader sessantottino esprime tutta la propria disillusione nei confronti della politica italiana. E individua la soluzione fuori dai confini nazionali. "Mi auspico che Bruxelles prenda le redini dell’Italia dopo il 4 marzo. Non lo desidero, per me la burocrazia europea è il grande nemico. Però è meglio avere qualcosa, che il nulla più completo. Angela Merkel, fatti avanti…"
Parole che raccontano tutta la sfiducia in una classe
politica a cui Negri non accorda più nemmeno l'ultima possibilità. Chissà, forse una volta avrebbe imbracciato la bandiera rossa e sarebbe salito sulle barricate. Nel 2018, però, forse è più comodo affidarsi ad Angela Merkel.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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