Sesso in cambio di voti alti: il prof era seminfermo di mente

Una perizia stabilisce che era seminfermo di mente il professore di Torino che pretendeva favori sessuali da una studentessa

Sesso in cambio di voti alti: il prof era seminfermo di mente

Avrebbe preteso sesso e foto hard da una sua studentessa perché seminfermo di mente. È questo il risultato della perizia su Luca Sgarbi, di 48 anni, professore di diritto del lavoro all'Università di Torino, che nell'estate del 2016 era finito ai domiciliari con l'accusa di aver preteso favori sessuali da una studentessa. Lei gli aveva chiesto di farle da relatore e lui, in cambio di rapporti sessuali, le avrebbe assicurato il massimo dei voti alla tesi.

Secondo la ricostruzione dell'accusa, rappresentata dal pm Gianfranco Colace che coordina l'inchiesta, il docente si era convinto di aver identificato la studentessa tra gli utenti di una chat di incontri che frequentava. Così, quando lei lo ha cercato per chiedergli di fare da relatore alla sua tesi, lui l'ha ricattata di rendere noti particolari della sua vita privata. E, al tempo stesso, le prometteva il massimo dei voti in cambio di incontri sessuali. È stato allora che la ragazza, che ha sostenuto di non avere mai preso parte a conversazioni su siti hard, si è convinta a raccontare tutto.



Sgarbi, che respinge le accuse, deve rispondere di tentata concussione e detenzione di materiale pedopornografico. Secondo l'accademico si tratta di un equivoco. E ora la vicenda si riapre con la perizia, effettuata da uno specialista di Genova.

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