Sesto Fiorentino, arrestati due cinesi per la rivolta contro i controlli

Arrestati il titolare dell'azienda sottoposta ai controlli dell'Asl e un suo connazionale. Ma non si placa la rabbia dei cinesi di Sesto Fiorentino

Sesto Fiorentino, arrestati due cinesi per la rivolta contro i controlli

La protesta delle comunità cinesi di Sesto Fiorentino, degenerata in uno scontro con la polizia, si è conclusa con due arresti per resistenza a pubblico ufficiale. Uno dei due arrestati è il titolare dell'impresa sottoposta ai controlli dell'Asl che ha tentato di impedire l'ispezione, l'altro è un suo connazionale che avrebbe impedito l'uscita dei mezzi e delle ambulanze accorse sul posto per prestare i primi soccorsi agli agenti aggrediti nel capannone dell'impresa.

La Digos sta cercando di chiarire la dinamica dei fatti. La protesta era incominciata alle 18 di ieri sera quando 300 persone della comunità cinese della zone si sarebbero asserragliate all'interno di un capannone durante i controlli dell'Asl. "Un controllo di routine", hanno fatto sapere dall'Azienda sanitaria locale, che rientra nel piano varato in accordo con la Regione e con le forze dell'ordine.

Gli animi si sarebbero scaldati dopo la caduta di un bambino di dieci mesi dalle braccia del nonno. Il piccolo sarebbe stato usato come scudo secondo gli agenti, mentre secondo la ricostruzione della comunità cinese, il bambino sarebbe stato fatto cadere da un carabinierie.

La situazione da lì in poi è degenarata. Un gruppo di cinesi avrebbe chiuso i cancelli del capannone impedendo l'uscita degli agenti e delle autoambulanze, che sarebbero state prima fatte entrare e a cui poi sarebbe stata impedita l'uscita.

Sesto Fiorentino, tensione tra 300 cinesi e gli agenti

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