Bastavano appena venti sterline, più o meno trenta euro, per convincere la polizia aeroportuale dello scalo di Sharm El Sheik, in Egitto, a permettere ai passeggeri di evitare code e controlli di sicurezza per i bagagli.
Anzi, in alcuni casi sarebbero stati addirittura gli stessi militari ad approcciare turisti e viaggiatori per proporre loro questa indecente transazione. Lo racconta a Sky News Dale Parkyn, quarantasettenne britannico dello Yorkshire, che quest'anno è passato per lo scalo egiziano con la compagna.
"Siamo stati avvicinati da un uomo in divisa militare che ci ha chiesto venti sterline per evitare le code - racconta Parkyn - E questa stessa persona ci ha garantito che il bagaglio, una volta posato sul nastro trasportatore e passato attraverso il check-in, non sarebbe stato controllato da alcuno scanner. Ho realizzato la gravità di quel comportamento solo una volta che il governo britannico ha bloccato i voli da e per Sharm".
In altri casi, aggiunge il Sun, armi da taglio pericolose come un rasoio sarebbero facilmente sfuggite alle maglie della security.
Rivelazioni particolarmente inquietanti se si pensa che è proprio dall'aeroporto di Sharm El Sheik che è decollato
l'airbus russo precipitato sabato 31 ottobre causando la morte dei 224 a bordo. Le cause del disastro sono ancora da chiarire ufficialmente, ma sempre più indizi lasciano pensare all'esplosione di una bomba nascosta nella stiva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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