Ubriaco, si schiantò con l’auto in un bar causando la morte di quattro persone tra cui suo fratello. Ieri i giudici della corte d’Appello di Potenza hanno confermato la condanna a dieci anni e quattro mesi di reclusione a carico di Gianni Paciello, 24 anni.
I fatti di cui è accusato il giovane si svolsero a Sassano, in provincia di Salerno. Era il 28 settembre del 2014, era di domenica. Paciello, alla guida della sua potente Bmw nera, viaggiava ad alta velocità nel centro abitato e perse il controllo della vettura all’altezza di una rotatoria. La macchina finì la sua folle corse contro il bar New Club 2000. Davanti al locale c’erano quattro ragazzi: i fratelli Giovanni e Nicola Femminella (rispettivamente di 17 e 22 anni), Daniele (di 15 anni) e Luigi Paciello, quest’ultimo fratello dell’automobilista, che aveva solo 14 anni.
Ai controlli che seguirono il tragico incidente, a Paciello risultò un tasso alcolemico superiore ai limiti stabiliti dalla legge. Inizialmente l'imputazione fu quella di omicidio volontario che poi venne commutata in omicidio colposo. In primo grado, con sentenza pronuncia poco più di un anno fa, il giovane fu condannato a dieci anni e quattro mesi di reclusione. Dieci anni imposti dalla condanna per omicidio colposo plurimo e quattro mesi per l’imputazione di guida in stato di ebbrezza.
In appello, il collegio difensivo aveva chiesto l’assoluzione del 24enne contestando i verbali e adducendo
che il giovane automobilista fu colpito da un malore e per questo perse il controllo della macchina. Ma i giudici potentini hanno ritenuto di dover confermare la sentenza emessa in primo grado dal tribunale di Lagonegro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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