Sicilia, oltre 400 studenti disabili abbandonati dalla Regione

Nuovo anno scolastico, vecchi problemi per 417 studenti disabili siciliani ma il numero potrebbe essere molto più alto rispetto a quello certificato dagli uffici regionali. Allievi che dovrebbero andare a scuola ma che non hanno nessun servizio assistenziale

Sicilia, oltre 400 studenti disabili abbandonati dalla Regione

Nuovo anno scolastico, vecchi problemi per 417 studenti disabili siciliani ma il numero potrebbe essere molto più alto rispetto a quello certificato dagli uffici regionali. Allievi che dovrebbero andare a scuola ma che non hanno nessun servizio assistenziale. Niente trasporto, niente assistenza all’autonomia e nessun assistente igienico-personale. Tutto bloccato in attesa che sia dato il via libera ai finanziamenti della Regione e si possa avviare il bando, strumento necessario per far partire tutti i servizi. Eppure nonostante la buona volontà - almeno a parole - delle istituzioni, ogni è sempre la stessa storia, il servizio se parte inizia solo in pieno inverno.

E così, a due settimane dall’inizio dell’anno scolastico centinaia di studenti sono costretti a rimanere a casa invece di andare a scuola. Ad essere colpita è soprattutto la provincia di Palermo con quasi 200 ragazzi che attendono l'inizio del servizio per poter andare a scuola. E proprio dai paesi limitrofi monta la protesta per la difficoltà di raggiungere il capoluogo siciliano. A Belmonte Mezzagno sono sette le famiglie che non possono usufruire del servizio trasporto e così sono gli stessi genitori, costretti loro malgrado, a percorrere 40/50 e in alcuni casi anche 80 chilometri al giorno per lasciare i propri figli a scuola. Un viaggio che diventa troppo spesso una via crucis.

Sui social da giorni monta la protesta, tra le promotrici dell'iniziativa c'è Ana Caracausi, psicologa e punto di riferimento per molte associazioni che si occupano di disabilità. Fino a due anni fa il servizio era espletato dalla cooperativa trasporti "San Giuseppe" che tra mille traversie riusciva comunque a garantire parte dell'anno scolastico. L'anno scorso invece il servizio è passato all'Amat, l'azienda municipalizzata dei trasporti di Palermo, ma causa dei continui tagli ai servizi assistenziali al momento è tutto fermo. «La situazione del servizio igienico-personale e del trasporto è ancora in alto mare - spiega il sindacato Slai Cobas Palermo -. Per i continui rimpalli tra un palazzo istituzionale e l’altro, a causa di emissioni di bandi di gara da parte della Città Metropolitana, ancora una volta illegittimi, e con tagli ai posti di lavoro degli assistenti specializzati, siamo ancora una volta al palo.

Questi servizi non devono essere per legge, e secondo chiare sentenze della Corte Costituzionale, soggetti a vincoli di bilancio». Intanto, la situazione non si sblocca e a pagarne le conseguenze sono soprattutto i ragazzi e le loro famiglie, vittime di un sistema che fa acqua da tutte le parti.

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