"Sodoma", il libro in uscita di Frédéric Martel, continua a far parlare di sè. Tra le vicende raccontate, stando a quanto riportato sul sito di Libero, pure il caso dei rapporti omosessuali che i sacerdoti della Santa Sede avrebbero con alcuni prostituti di fede musulmana che opererebbero attorno alla stazione Termini.
Migranti, a voler essere precisi, che si prostituirebbero nei pressi del principale snodo ferroviario del Belpaese. Il racconto dello storico, sociologo e giornalista francese, che qualcuno ha associato al mondo Lgbt, non difetta certo di particolari: "Nella prostituzione a Roma tra i preti e gli escort arabi - fa presente Martel nel suo "Sodoma", sul quale ormai si dibatte sulla maggior parte dei media internazionali - si accoppiano due miserie sessuali: l'enorme frustrazione sessuale dei sacerdoti cattolici trova un'eco nella costrizione dell'Islam, che rende difficili per un giovane musulmano gli atti eterosessuali al di fuori del matrimonio". L'interpretazione di questo assunto è abbastanza semplice: le persone di fede islamica non possono, stando ai dettami religiosi, avere rapporti sessuali prima della contrazione di un'unione matrimoniale. Troverebbero quindi uno sfogo nella presunta disponibilità di alcuni consacrati che, a loro volta, non potrebbero proprio delegare al celibato. Ecco quindi com'è possibile spiegare quanto rivelato da uno di questi ragazzi allo scrittore: "Siamo fatti per andrare d'accordo".
Ma il libro di Martel, si sostiene dalle parti degli ambienti tradizionalisti, non troverebbe troppi
riscontri perché mancante di fonti. Per comprendere l'entità e l'avvenuta verifica di quanto sostenuto dal transalpino bisognerà attendere l'uscita dell'opera, che è prevista, in più lingue, per il prossimo 21 di febbraio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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