L'Italia vuole cambiare le regole della missione Sophia. Al vertice con i ministri della Difesa a Vienna, il ministro Trenta avanzerà la richiesta di una totale rivisitazione delle regole per la missione evitando che i nostri porti restino gli unici su cui è destinato lo sbarco dei migranti salvati dalle navi militari. Secondo alcune fonti del vertice, il piano potrebbe prevedere una rotazione tra i Paesi Ue che metterebbero a disposizione, a turno, il porto di attracco per le navi. "La proposta mira a introdurre una rotazione dei porti di sbarco, ovvero puntiamo a fare in modo che non sia più solo l'Italia a farsi carico del problema, bensì anche gli altri Stati membri - spiegano dalla Difesa - A maggior ragione per quanto riguarda Sophia, che è una missione Ue".
Ieri nel corso del vertice tra gli ambasciatori Ue non è stato raggiunto un accordo e il tema di fatto è passato sul tavolo del summit dei ministri della Difesa.
A luglio scorso il ministro degli Interni, Matteo Salvini aveva fatto sapere che la chiusura dei porti riguardava anche le navi delle missioni internazionali che "operano nel Mediterraneo". A far scattare la reazione del Viminale era stata lo sbarco di cento migranti nel porto di Messina con l'arrivo della nave militare irlandese Samuel Becket.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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