Spaccio ed estorsione a Latina: maxi operazione dei carabinieri

Le indagini sono partite da un piccolo imprenditore, che era arrivato ad un tentato suicidio per la disperazione

Spaccio ed estorsione a Latina: maxi operazione dei carabinieri

Operazione Scudo: è questa l’importante operazione effettuata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Latina, diretto dal Colonnello Gabriele Vitagliano. Una complessa attività che ha permesso di contrastare una serie di reati criminali, quali usura, spaccio ed estorsione, direttamente collegati tra loro.

Le indagini sono partite da un piccolo imprenditore, che era arrivato ad un tentato suicidio per la disperazione. Da qui è scattata l'indagine, è riuscito a ricostruire una ramificazione a più strati di attività criminali. Questa persona era sotto usura, con un tasso del 100%, usura che a sua volta aveva dato luogo all’estorsione, in quanto per costringerlo a pagare era stato oggetto di minacce ed anche di lesioni. Le indagini hanno scoperto come colui che aveva prestato il denaro a sua volta lo ricevesse da un esponente della famiglia Di Silvio di Latina, celebre perché alcuni componenti della stessa hanno costruito un’associazione a delinquere che la Magistratura ha ritenuto di natura mafiosa. Questo esponente della famiglia Di Silvio a sua volta ricavava il denaro dalla vendita di stupefacenti, effettuata mediante il controllo di una piazza di spaccio nella periferia di Latina, ai danni di minorenni, impiegando a sua volta egli stesso anche un minorenne come corriere. Un’indagine complessa che ha permesso di evidenziare come lo stupefacente fosse il finanziamento di una catena di reati che comprendevano anche la rapina e, di conseguenza, consente di analizzare la presenza della criminalità all’interno del tessuto sociale dell’intera provincia di Latina: un territorio che conta una popolazione di oltre 575 mila abitanti e trentatré Comuni, a partire dal Capoluogo, la Città di Latina, con oltre 125 mila abitanti e con Comuni come Aprilia, dal 2012 elevata a rango di Città, che ne conta oltre 74 mila. Da un punto di vista di contrasto al crimine la provincia di Latina rivela un costante miglioramento, grazie ad un’intensa attività di contrasto da parte del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri: per debellare i reati presenti sul territorio, infatti, il Comando diretto dal Colonnello Vitagliano opera in stretta sinergia con tutte le altre componenti dello Stato, tra cui Polizia di Stato, Guardia di Finanza e, in un settore diverso, quello della prevenzione, la Prefettura.

“Riteniamo che il consumo di stupefacenti sia estremamente diffuso in provincia, - ricorda il Colonnello Vitagliano – in quanto abbiamo presenze diversificate di tipo mafioso, rappresentanze sul territorio di associazioni di tipo camorristico ma anche ndranghetistico”. Oltre a queste, come ricorda il Comandante dell’Arma dei Carabinieri di Latina, esistono anche associazioni endogene nate e cresciute sul territorio pontino ed affermatesi con le stesse modalità di quelle mafiose, allarmante segnale riguardo la presenza della criminalità all’interno della provincia di Latina.

Fondamentale l’appello che il Colonnello rivolge ai cittadini, affinché venga tutelata la legalità sul territorio di Latina e dell’intera provincia. Nelle sue parole non solo la richiesta di fidarsi delle istituzioni e di rivolgersi a loro, ma anche quella di avere il coraggio e l’orgoglio di dire di no anche quando si ravvisa una propria convenienza personale. Le indagini che gli uomini del Comandante Vitagliano continuano a portare avanti dimostrano ramificazioni delle attività criminali in vari strati della società civile, sostenute da logiche di tornaconto personale o di profitto.

“Quando tutti cominceranno a rendersi conto che la criminalità li tocca e va a limitare il futuro dei loro figli e dei loro nipoti – evidenzia il Comandante dell’Arma dei Carabinieri di Latina - il ritorno di una terra che ha deciso di dire a no alle logiche delle associazioni criminali sarà completo”.

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