- sfida col fioretto a Quarta Repubblica tra Carlo Calenda e Virginia Raggi. Zero scontri, molto fair play tranne una stoccata finale del sindaco (non proprio correttissima). Alla fine, come cambieranno la città? Boh, non s'è capito. Che poi, Roma, si può davvero governare?
- Luca Morisi e i guai con la droga. Brutta storia, va detto. Soprattutto per l'immagine leghista e della Bestia, cioè la cassa di risonanza di Salvini. La cronaca a volte sa essere magnifica: tutto ci saremmo attesi, tranne un colpo di scena così.
- polemiche incredibili contro la Spigolatrice di Sapri, che secondo Laura Boldrini offende le donne. Il motivo? L'artista, peraltro bravo, l'ha realizzata ammiccante, seducente, e con due apprezzabili natiche che si scorgono da sotto l'abito succinto e che tutto lascia trasparire. "Ma come possono perfino le istituzioni accettare la rappresentazione della donna come corpo sessualizzato? Il maschilismo è uno dei mali dell’Italia", dice Boldrini. Ma scusate: e allora i bronzi di Riace che sono, pornografia?
- bella la lettera dell'amico Salvini a Morisi. Umana e comprensiva. Ma forse il politico avrebbe dovuto dire qualche parola in più contro la droga, o no?
- Macron ha fatto l'abbonamento alle uova. La prima volta s'era rotta in faccia, stavolta ha rimbalzato. Però, per quanto possa stare antipatico il marito di Brigitte, lanciare oggetti contro un Presidente resta sempre una roba inaccettabile.
- Richard Gere andrà a testimoniare al processo contro Salvini sulla Open Arms. Era salito anche sulla nave in quei giorni dell'agosto 2019. Va bene, tutto ok.
Però l'attore di Hollywood prima di imbarcarsi per Palermo potrebbe fare una capatina a Washington per dire a Biden e Kamala Harris di aprire le frontiere che tengono chiuse come quel puzzone di Trump (e il suo fratello minore Salvini). O vuol venire a fare la morale solo agli italiani?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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