Stranieri delle elementari aggrediscono 13enne nel sottopasso

Il ragazzino stava facendo ritorno a casa dal parco, quando è stato avvicinato e molestato pesantemente da una decina di bambini delle scuole elementari che lo conoscevano bene: insulti, sputi e colpi di catena

Stranieri delle elementari aggrediscono 13enne nel sottopasso

È stato preso di mira e aggredito da una baby gang composta da bambini stranieri delle scuole elementari a Gorgo al Monticano (Treviso).

Quanto subito dalla vittima, un 13enne del posto, è stato raccontato dalla madre con uno sfogo sulla pagina personale Facebook. L'episodio si è verificato durante il pomeriggio dello scorso martedì, quando il ragazzino stava facendo ritorno a casa dopo aver giocato in un parchetto nelle vicinanze.

Sono all'incirca le 5 quando, a poca distanza dalla propria abitazione, il 13enne viene avvicinato da un nutrito gruppo di bambini delle scuole elementari. Questi, circa una decina in tutto, già conoscevano bene il loro obiettivo ed hanno iniziato ad insultarlo. Dalle parole ai gesti più pesanti il passo è stato breve: il 13enne viene spintonato e preso a sputi dai bulletti, incoraggiati dalla netta superiorità numerica.

Il ragazzino tenta di allontanarsi, ma uno del gruppo afferra la catena della sua bicicletta ed inizia a colpirlo con forza sulle gambe. Le urla della vittima e la sua disperata richiesta di aiuto vengono udite dal fratello maggiore, che si precipita in strada per soccorrerlo.

Anche la madre accorre, e trova i bambini ancora nel sottopasso in cui è avvenuta l'aggressione. "Mio figlio è stato aggredito da una banda di stranieri", denuncia la donna ai carabinieri, come riportato da TrevisoToday. Essendo tutti minorenni, i militari spiegano alla donna di provare a parlare coi genitori degli aggressori prima di sporgere una denuncia formale.

Questa strada, infatti, potrebbe comportare degli esiti di un certo tipo, con il coinvolgimento dei servizi sociali e tutto ciò che ne conseguirebbe.

La donna non pare intenzionata a procedere per vie legali, ma ha voluto comunque raccontare tutta l'amarezza per la situazione da affrontare.

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