Condannato agli arresti domiciliari ed in possesso di un permesso che gli consentiva di poter uscire di casa solo per recarsi a lavoro negli orari prestabili, un cittadino straniero di nazionalità tunisina ha pensato bene di ignorare le regole e, colto sul fatto dai rappresentanti delle forze dell'ordine locali, non ha esitato a scagliarsi come una furia contro di loro.
L'episodio contestato, secondo quanto riferito dagli inquirenti, si è verificato durante il pomeriggio di ieri, martedì 19 novembre.
Protagonista in negativo della vicenda, il 30enne tunisino Hamed Hamza. Sottoposto alla misura cautelare detentiva degli arresti domiciliari, come disposto dal giudice del tribunale di Livorno, allo straniero era stato concesso di allontanarsi dalla propria abitazione, sita in via Giordano Bruno, dalle ore 14:00 alle ore 18:00, così da poter continuare a presentarsi sul posto di lavoro, un'officina dov'era impiegato da qualche tempo.
Un privilegio che il magrebino ha deciso di ripagare con una trasgressione alle regole imposte dall'autorità giudiziaria. Durante un'operazione di pattugliamento del territorio, gli uomini della squadra volanti dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura di Livorno lo hanno infatti sorpreso intorno alle 15:00 di pomeriggio mentre passeggiava tranquillamente in via Giuseppe Garibaldi, una zona assai lontana dal luogo in cui si trova l'officina.
Gli agenti lo hanno quindi raggiunto per effettuare un controllo nei suoi confronti, ed il 30enne ha immediatamente reagito con violenza. Ostile ed insofferente, ha dato in escandescenze alla richiesta di mostrare i propri documenti identificativi. Deciso ad evitare le verifiche, si è scagliato prima contro la vettura di servizio e poi contro uno dei poliziotti, assestandogli una violenta testata. Gli agenti sono comunque riusciti ad immobilizzarlo ed a condurlo in centrale, dove è stato identificato e sono emersi i suoi trascorsi. Accusato di violenza, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, nonché di evasione, il tunisino è stato nuovamente dichiarato in arresto. In attesa dell'udienza di convalida, il pubblico ministero Massimo Mannucci ha comunque riconfermato nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domicialiri.
Rimasto ferito in seguito all'aggressione subita, uno degli agenti di pattuglia ha avuto
necessità di ricorrere alle cure del pronto soccorso dell'ospedale locale. Per lui una prognosi di 7 giorni. Anche la "pantera" di servizio ha riportato dei danni a causa dei colpi ricevuti dal furioso magrebino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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