È finito a processo un cittadino straniero accusato di avere commesso ripetuti maltrattamenti e violenze nei confronti di quella che un tempo era la sua compagna. Protagonista in negativo della vicenda un giovane originario del Marocco che, secondo quanto affermato in aula dall'accusa, non avrebbe risparmiato la donna neppure quando questa si trovava in stato di gravidanza.
Stando a quanto riferito dai quotidiani locali che hanno riportato la notizia, i fatti contestati sono avvenuti all'interno dell'abitazione della coppia, all'epoca residente ad Este (Padova), e risalgono a circa 3 anni fa. Le violenze, infatti, sono cominciate nel lontano 2016.
Tanti i soprusi commessi dal nordafricano sull'indifesa consorte, vessata, umiliata e minacciata. Costretta a vivere in una costante condizione di paura e sottomissione, la donna avrebbe addirittura subito violenza sessuale. Nel mese di settembre 2016, infatti, il marocchino l'avrebbe aggredita e gettata sul letto, per poi stuprarla dopo averle immobilizzato le mani. Tempo dopo, un giorno di febbraio dell'anno successivo, una nuova terribile violenza. In preda alla furia, il magrebino aveva infatti attaccato la donna, prendendola a calci e pugni diretti anche al ventre, senza curarsi del fatto che fosse incinta di suo figlio.
In seguito alla feroce aggressione, la vittima era stata costretta a recarsi in pronto soccorso per ricevere le cure del personale sanitario, che l'aveva poi dimessa con una prognosi di 10 giorni. L'incubo era quindi proseguito. Incapace di denunciare, la donna aveva continuato a subire le angherie del compagno. Botte, schiaffi, e pugni continui, oltre che esplicite minacce di morte. Deciso ad imporsi sulla propria vittima e ad indurla a subire in silenzio, lo straniero era addirittura arrivato al punto di minacciare suo fratello e sua cognata. Non solo. Padrone assoluto della vita della consorte, il magrebino non si faceva alcuno scrupolo ad utilizzare la sua carta di credito. Secondo quanto emerso dalle indagini effettuate dagli inquirenti, ciò sarebbe accaduto in almeno 3 occasioni.
L'incubo della donna si è concluso solo quando il caso è finalmente stato portato all'attenzione dei rappresentanti delle forze dell'ordine, che hanno subito avviato le indagini. Accusato di lesioni personali volontarie, violenza sessuale, minacce ed utilizzo illecito della carta di credito, il magrebino dovrà ora difendersi dinanzi ai giudici del tribunale di Rovigo.
Nella mattinata di ieri, 21 novembre, ha avuto luogo il primo dibattimento, durante la quale l'imputato si è
difeso, assistito dall'avvocato d'ufficio Anna Osti. Al processo ha partecipato anche la vittima, che ha fatto richiesta di risarcimento.A causa della richiesta dei termini a difesa, l'udienza è stata rinviata.
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