Contro l'alternanza scuola-lavoro, contro il sottofinanziamento della scuola pubblica e contro le condizioni spesso degradanti delle strutture dei licei. Così migliaia di studenti sono scesi in piazza in 70 città italiane. Sfilano con una tuta blu, per gridare che non sono operai senza diritti e non vogliono essere sfruttati attraverso tirocinii gratuiti.
A Milano le tensioni non sono mancate durante la manifestazione. Alcuni studenti hanno lanciato uova e pomodori contro le vetrine di alcuni ristoranti Mc Donald's. Sulle vetrate sono comparse le scritte "Fuck Mc" e "Stop alternanza". L'assalto è stato accompagnato da tutto il corteo con cori di insulto nei confronti della catena di fast food, considerata dai ragazzi in protesta il simbolo dell'alternanza scuola-lavoro.
Nel mirino del corteo ci sarebbe infatti un accordo con la catena di fast food siglato dal ministero dell'istruzione nell'ottobre del 2016, in cui si chiede al colosso alimentare di ospitare gli studenti per degli stage ritenuti, giustamente, dagli alunni dal basso contenuto formativo. "Contro Fedeli e Minniti, riprendiamoci le città" recita lo striscione in testa al corteo.
Anche a Roma diverse centinaia di ragazzi nelle strade. La manifestazione è partita dalla Piramide Cestia e terminerà davanti al ministero dell'Istruzione. Cori e fumogeni, ma per il momento il corteo sembra pacifico.
Studenti in piazza anche a Palermo per protestare contro "le politiche predatorie che il governo del Pd porta avanti a discapito del mondo della formazione". Ad aprire il corteo, partito da piazza Verdi e giunto a piazza Castelnuovo, uno striscione con su scritto: "Alternanza, stage, tirocini non pagati. Per voi formazione per noi sfruttamento".
La manifestazione di oggi segue quella del 6 ottobre scorso quando gli studenti hanno protestato contro la Buona Scuola, l'alternanza scuola-lavoro, il caro libri e il caro trasporti. Il filo conduttore che lega gli studenti in questa fase sarebbe riconducibile alla trasformazione radicale che i luoghi della formazione hanno subito a seguito della riforma Gelmini e della '"Buona Scuola", che avrebbero determinato una restrizione del diritto allo studio.
Nonostante le proteste degli studenti, però, la ministra dell'Istruzione, Valeria Fedeli, continua a sostenere il suo punto di vista con fermezza: "L'alternanza scuola-lavoro è un'innovazione didattica importante.
È uno strumento che offre alle studentesse e agli studenti la possibilità di acquisire competenze trasversali e consente loro di orientarsi con più consapevolezza verso il loro futuro di studi e lavorativo. L'alternanza è uno strumento in cui crediamo profondamente."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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