Sulcis, minatore si ferisce al braccio. Napolitano: "Sto con loro"

Un minatore davanti alle telecamere: "Se qualcuno ha deciso di uccidere i minatori ci tagliamo noi". E e si ferisce con un coltello. Il Colle: "Si troverà una soluzione"

Sulcis, minatore si ferisce al braccio. Napolitano: "Sto con loro"

Minatori della Carbosulcis sempre più esasperati, al punto che uno di quelli che da quattro giorni occupano l'impianto di Nuraxi Figus, si è tagliato un polso. I lavoratori che protestano asserragliati nella miniera, 373 metri sotto terra, stamani avevano convocato una conferenza stampa davanti alla "riservetta", dov'è custodito l’esplosivo. "Siamo disperati", hanno detto, e a un certo punto, all'improvviso, uno dei leader della protesta, Stefano Meletti, 49 anni, della Rsu Uil, si è procurato una ferita all'avambraccio destro, e mntre si tagliava ha gridato: "E' questo che dobbiamo fare, ci dobbiamo tagliare?". L'uomo è stato subito bloccato dai colleghi attorno a lui: le sue ferite sono superficiali. Ma sono i suoi nervi ad aver ceduto. Di esasperazione ha parlato anche Giancarlo Sau, della Rsu Cgil, spiegando alla stampa il perché della convocazione di cronisti, fotografi e cineoperatori nelle viscere della terra: "Siamo pronti a tutto - ha detto indicando col dito la stanza blindata dove sono stivati oltre 690 chili di esplosivo e 1.221 detonatori -. È il momento de 'sa bruvura' (polvere da sparo esplosivo in sardo, ndr)".

Meletti è stato subito portato all’ospedale Sirai di Carbonia. "Si tratta di un taglio esteso e profondo - fanno sapere i medici - che è stato curato con dieci punti di sutura". Meletti sta bene, è in buone condizioni generali ma preoccupano le sue condizioni psicologiche: per questo è stato trattenuto in ospedale.

Dalla superficie il segretario provinciale della Uil Mario Crò ha lanciato un appello alla calma: "Quanto successo stamattina è preoccupante - ha detto ai cronisti - invito tutti alla calma, è necessario tornare alla ragione".

Napolitano: sto con i minatori

"Vorrei che i minatori del Sulcis, impegnati in una prova durissima, sapessero come mi senta profondamente partecipe della loro condizione e delle loro ansie", afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

"Capisco fino in fondo la volontà di lotta che manifestano per una causa di vitale importanza per ciascuno di essi e per le famiglie". Il Capo dello Stato sollecita che l’incontro di venerdì sia decisivo e che tutti abbiano "la consapevolezza dell’esigenza di trovare soluzioni sostenibili".



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