Taranto, detenuto si suicida in carcere

L'uomo, un 78enne, lo scorso anno aveva ucciso la moglie con 41 coltellate

Taranto, detenuto si suicida in carcere

Si è impiccato nella sua cella nel carcere di Taranto, Michele Spagnuolo, un 78enne tarantino che lo scorso anno uccise la moglie con quarantuno coltellate. Lei, Teresa Russo il suo nome, era una donna di 57 anni sordomuta. I due vivevano a Trepuzzi, un Comune in provincia di Lecce.

Ieri l'uomo si è tolto la vita con una corda. Subito sono intervenuti i soccorsi, ma per Spagnuolo non c'è stato nulla da fare.
Era accusato dell'omicidio della moglie e dopo nove giorni di detenzione nel carcere Borgo San Nicola di Lecce, aveva ottenuto gli arresti domiciliari. Lo scorso novembre, però, si era allontanato dall'abitazione del fratello a Taranto, dove stava scontando la pena, ed era tornato in carcere. Il prossimo 20 marzo sarebbe iniziato per lui il processo con rito abbreviato, ma forse ha preferito farsi giustizia da solo.

Non è il primo caso di suicidio in carcere.

Come riportato dal Giornale.it solo nel 2018 ci sono stati 10.423 atti di autolesionismo (rispetto a quelli dell'anno 2017, già numerosi: 9.510) e 1.198 tentati suicidi sventati (nel 2017 furono 1.135).

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