Un'altra domenica di scontri tra gli antagonisti e la polizia austriaca. Al valico di frontiera di Passo del Brennero i centri sociali italiani sono scesi in piazza per difendere la libera circolazione di clandestini e profughi. L'occasione gliel'ha data il governo austriaco che ha deciso di introdurre i controlli al confine con l'Italia. Uno degli organizzatori, il bolognese Gianmarco De Pieri, è stato fermato e condotto in caserma per aver sconfinato in territorio austriaco.
I trecento antagonisti, che hanno iniziato la marcia dalla stazione ferroviaria in territorio italiano, si sono diretti lungo la strada statale verso il confine italo-austriaco e hanno varcato la frontiera sfilando con un salvagente e un canotto di colore arancione e mostrando il passaporto di colore viola riportante la scritta '"world passport". Di Pieri è stato bloccato dalla polizia austriaca mentre i no gloabal stavano tornando in territorio italiano. Il giovane stava parlando al microfono quando è stato prelevato da una pattuglia di poliziotti, una dozzina in tutto, che avevano fatto irruzione alla testa del corteo degli antagonisti. "Gianmarco - hanno raccontato alcuni manifestanti - è stato preso dalle spalle e trascinato via".
De Pieri è uno dei leader del Teatro Polivalente Occupato (Tpo), uno dei centri sociali più attivi di Bologna. Ai primi di marzo gli è stato revocato l'obbligo di firma che gli era stato imposto dopo il rilascio dagli arresti domiciliari, comminati nell'indagine sui tafferugli di due manifestazioni dell'ottobre 2014 a Bologna.
Il giovane, che recentemente ha deciso di partecipare alle elezioni amministrative entrando nella Coalizione Civica con esponenti di Sel-Si, non ha saputo spiegare il motivo del suo fermo: "Sono stato fermato perchè ero uno di quelli che hanno parlato di più nel corso della manifestazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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