Una serie di fori praticati con l'utilizzo di un trapano sulla corteccia, oltre all'uso di sostanze velenose. Sono le "armi" con cui qualcuno ha tentato di uccidere un albero secolare, per ragioni che gli inquirenti stanno ancora cercando di comprendere. Una vicenda decisamente bizzarra che arriva da Calci, una cittadina che fa parte della provincia di Pisa. E a renderla nota è stato il sindaco della realtà toscana, Massimiliano Ghimenti, che ha invitato eventuali testimoni a farsi avanti.
I fatti risalgono alle scorse ore: alcuni passanti avrebbero notato da tempo alcune anomalie sul tronco del pino in questione, segnalando il tutto alle autorità. L'albero stava oltretutto evidenziando alcuni problemi di stabilità, considerando la caduta di alcuni rami che avrebbero peraltro potuto rappresentare un pericolo anche per chi passava da lì. Il Comune ha quindi effettuato una serie di verifiche e le stranezze non sono mancate, iniziando dalla presenza di diversi buchi che non potevano essere stati causati da insetti o uccelli. A causarli è stata infatti la punta di un trapano, la stessa che avrebbe debilitato il fusto oltre all'utilizzo di una certa dose di veleno. Su un punto non sembrano esserci dubbi: non si tratta di un fenomeno naturale. E adesso che la pianta è stata abbattuta in via precauzionale (onde evitare che cadesse) restano i nodi da sciogliere circa le motivazioni del gesto.
"Un fatto gravissimo, intollerabile, crudele ed insensato. Qualcuno ha deliberatamente deciso di “ammazzare” l’enorme pino che si trova direttamente affacciato sul parcheggio di via Cava. Una pianta maestosa che aveva cominciato a mostrare segni di uno strano essiccamento laterale e aveva conseguentemente e pericolosamente cominciato a perdere rami dalle verifiche fatte è emersa una verità assurda: sono stati individuati fori di trapano nel fusto, e segni di un probabile avvelenamento - lo sfogo del primo cittadino, in un comunicato pubblicato sulla sua pagina Facebook istituzionale - l'ufficio comunale ha quindi attivato tutte le procedure previste in questi casi, sia per poter individuare eventuali responsabili, sia per eliminare il pericolo. Oltre che per sostituire la pianta con una di specie autoctona che verrà messa a dimora in uno spazio idoneo del medesimo parcheggio.
Che gusto c'è ad ammazzare una pianta? A questo punto è anche doveroso lanciare un appello: chiediamo a chiunque abbia visto o sappia qualcosa di allertare i carabinieri forestali o le forze dell'ordine. Chi ha compiuto un gesto del genere, per quanto ci riguarda ha commesso un crimine. E deve pagare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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