Una vicenda macabra quella con protagonista una ragazzina di allora 13 anni residente a Rimini. L'adolesecente era rimasta incinta e il padre tentò di farla abortire in una clinica di Cesena. Come riporta Il Resto del Carlino, siamo nel 2013 quando la tredicenne viene accompagnata dal padre all'ospedale Novello di Cesena per eseguire l'operazione. Ma è proprio il padre della ragazza a essere responsabile della sua gravidanza, frutto quindi di una violenza sessuale domestica.
Il medico incaricato di eseguire l'aborto, estraneo ai fatti, non riesce però a concludere l'operazione a causa di qualche complicazione tecnica. Il padre decide allora di portare la figlia all'ospedale di Rimini, ma qui i medici non credono alla storiella della firma mancante della madre, secondo la quale la donna non vorrebbe dare il suo consenso a causa delle sue idee arretrate.
I medici si insospettiscono e partono così le indagini da parte della squadra mobile. Più tardi un esame del dna inchioda il padre, che viene arrestato mentre tentava la fuga in Svezia. L'uomo è stato condannato a sei anni per violenza sessuale e induzione all'aborto.
Adesso è arrivata anche la condanna per il medico che si prestò all'interruzione della gravidanza poi fallita. Sempre come riporta il quotidiano, il dottor Nunzio Antonio Giulini, 75enne, è stato condannato a un anno e otto mesi per violazione sulla legge dell'aborto e dovrà inoltre risarcire la ragazza, che oggi è maggiorenne, con 30mila euro.
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