Teramo, si uccide un mese dopo il suicidio del fratello

La 37enne soffriva già di disturbi depressivi. Forse decisivo il trauma del suicidio del fratello

Teramo, si uccide un mese dopo il suicidio del fratello

Ha aperto la finestra della mansarda di casa, è salita sul balcone e si è lasciata cadere nel vuoto. È morta così, un mese dopo il suicidio del fratello, una 37enne di Teramo. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, la giovane, da tempo, soffriva di crisi depressive. Che potrebbero essersi aggravate dopo che, lo scorso settembre, aveva visto morire il familiare, di due anni più giovane di lei.

Era infatti insieme a lui e alla madre, in macchina, quando il giovane, improvvisamente, aveva accostato l'auto e aveva deciso di togliersi la vita.

Si era diretto verso il parapetto del ponte sul torrente Vezzola e si era lanciato giù, senza dare la possibilità alle due di bloccarlo o di aiutarlo. Un gesto che, probabilmente, aveva minato la già carente salute mentale della sorella.

In casa con lei, al momento del suicidio, c'erano anche i genitori.

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